BARI – Il Dipartimento di Prevenzione della ASL Bari – con il contributo dei servizi SIAV B, SiSP e SPESAL – ha messo in atto, in pieno accordo con l’azienda, un apposito protocollo operativo nello stabilimento Siciliani Carni Spa di Palo del Colle per contenere la diffusione del contagio da Covid-19.
A seguito del verificarsi tra il 15 e il 16 aprile dei primi 3 casi di COVID 19 , sono state immediatamente attivate dal Dipartimento di Prevenzione le opportune indagini epidemiologiche e sono stati effettuati inizialmente 100 tamponi nelle aree produttive risultate a rischio più elevato.
La campagna di indagine ha seguito uno schema a cerchi concentrici: dal primo cluster rilevato - corrispondente all’area macellazione - fino a coinvolgere tutti gli altri settori. In questa maniera è stato possibile mappare e controllare con precisione la diffusione del virus. Sono stati effettuati complessivamente 478 tamponi rinofaringei a tutto il personale dello stabilimento (esclusi 23 operatori assenti al momento dei prelievi e il cui tampone verrà assicurato in tempi brevi); in esito a tale attività di indagine sono risultati positivi per Covid 19 un totale di 71 dipendenti, compresi i casi già in sorveglianza attiva.
La ASL ha stilato un piano di misure preventive che non ha precedenti, data le peculiarità e le dimensioni dell’azienda Le misure - in linea con quanto previsto nel Protocollo nazionale sulle indicazioni normative e procedurali della emergenza sanitaria – forniscono in anticipo un modello di gestione di cui potranno avvalersi tutte le aziende a partire dallo sblocco del lockdown annunciato per la prossima settimana.
Il protocollo contiene diverse misure di contenimento: controllo della temperatura corporea ai dipendenti, igiene obbligatoria delle mani, sanificazione degli ambienti, obbligo di utilizzo di mascherine e dispositivi di protezione individuale, informazione e sistemi di vigilanza sul rispetto delle norme da parte dei datori di lavoro e allontanamento di quanti dovessero manifestare sintomi simil- influenzali o comunque sospetti da infezione SARS COV-2.
Nel contempo la ditta Siciliani ha stabilito spontaneamente ed in via precauzionale la temporanea sospensione dell’attività all’interno dello stabilimento, fatte salve quelle attività che si rendono necessarie per la commercializzazione delle merci deteriorabili e per il benessere degli animali vivi. Sono inoltre state definite, in accordo anche con le rappresentanze sindacali e dei lavoratori, le procedure di riammissione al lavoro dei dipendenti che risultino esclusi dal contagio (previa valutazione e monitoraggio anche da parte dei medici competenti, utilizzando pure lo strumento dei test sierologici) e di riattivazione progressiva delle aree produttive che assicurino la tutela della salute dei lavoratori e delle popolazioni residenti e, nel contempo, la tenuta economica dell’azienda.
A seguito del verificarsi tra il 15 e il 16 aprile dei primi 3 casi di COVID 19 , sono state immediatamente attivate dal Dipartimento di Prevenzione le opportune indagini epidemiologiche e sono stati effettuati inizialmente 100 tamponi nelle aree produttive risultate a rischio più elevato.
La campagna di indagine ha seguito uno schema a cerchi concentrici: dal primo cluster rilevato - corrispondente all’area macellazione - fino a coinvolgere tutti gli altri settori. In questa maniera è stato possibile mappare e controllare con precisione la diffusione del virus. Sono stati effettuati complessivamente 478 tamponi rinofaringei a tutto il personale dello stabilimento (esclusi 23 operatori assenti al momento dei prelievi e il cui tampone verrà assicurato in tempi brevi); in esito a tale attività di indagine sono risultati positivi per Covid 19 un totale di 71 dipendenti, compresi i casi già in sorveglianza attiva.
La ASL ha stilato un piano di misure preventive che non ha precedenti, data le peculiarità e le dimensioni dell’azienda Le misure - in linea con quanto previsto nel Protocollo nazionale sulle indicazioni normative e procedurali della emergenza sanitaria – forniscono in anticipo un modello di gestione di cui potranno avvalersi tutte le aziende a partire dallo sblocco del lockdown annunciato per la prossima settimana.
Il protocollo contiene diverse misure di contenimento: controllo della temperatura corporea ai dipendenti, igiene obbligatoria delle mani, sanificazione degli ambienti, obbligo di utilizzo di mascherine e dispositivi di protezione individuale, informazione e sistemi di vigilanza sul rispetto delle norme da parte dei datori di lavoro e allontanamento di quanti dovessero manifestare sintomi simil- influenzali o comunque sospetti da infezione SARS COV-2.
Nel contempo la ditta Siciliani ha stabilito spontaneamente ed in via precauzionale la temporanea sospensione dell’attività all’interno dello stabilimento, fatte salve quelle attività che si rendono necessarie per la commercializzazione delle merci deteriorabili e per il benessere degli animali vivi. Sono inoltre state definite, in accordo anche con le rappresentanze sindacali e dei lavoratori, le procedure di riammissione al lavoro dei dipendenti che risultino esclusi dal contagio (previa valutazione e monitoraggio anche da parte dei medici competenti, utilizzando pure lo strumento dei test sierologici) e di riattivazione progressiva delle aree produttive che assicurino la tutela della salute dei lavoratori e delle popolazioni residenti e, nel contempo, la tenuta economica dell’azienda.