Commercio in ginocchio, Gatta (FI): "Governo faccia dietrofront e riapra attività dal 4 maggio"

BARI - “Il governo ha irrorato il terreno di speranze di riaperture da maggio, seppur graduali, e così non è stato. Ancora con le saracinesche abbassate i negozi al dettaglio, i parrucchieri, gli estetisti, gli artigiani e tanti altri ancora. Perseverare su questa linea significa condannare a morte migliaia e migliaia di attività ed è per questo che il governo dovrebbe fare dietrofront e consentire la riapertura da maggio". Così in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta di Forza Italia.

"Riaprire - prosegue - rispettando tutti i protocolli di sicurezza, ma riaprire, perché le conseguenze sarebbero devastanti. Avevo già chiesto, nei giorni scorsi, delle misure straordinarie per sostenere il lavoro autonomo, ormai in ginocchio: se fino a ieri era auspicabile, oggi, con il perdurare del blocco delle attività, è imprescindibile! Ci vogliono risorse liquide ed immediate per le bollette delle utenze di cui non hanno potuto godere (luce, acqua, gas), per la riduzione della tassa sui rifiuti soliti urbani, per l'occupazione del suolo pubblico (con decurtazione almeno delle somme relative al periodo di chiusura dell’attività) e per il pagamento dei canoni di locazione sugli immobili destinati all'esercizio delle attività. Sono questi gli interventi urgentissimi che vanno attuati. Infatti, il credito d'imposta del 60% sull'entità del canone versato, non alleggerisce l'attuale insostenibile peso del pagamento del fitto in un momento in cui i ricavi dell'attività sono pari a zero. Occorrono misure concrete ed immediate, non per il domani, che per molti è più che mai incerto, ma per oggi! Purtroppo, dobbiamo registrare l’assenza di interventi determinanti, sia da parte del governo che della Regione.  Il presidente della Puglia è molto intento ad apparire in televisione in trasmissioni come quella di Barbara D’Urso, collezionando una serie di chiacchiere e annunci senza che arrivi anche solo un centesimo nelle tasche dei cittadini. Serve liquidità immediata perché, altrimenti, questa politica distruggerà gli operatori economici in regola con le leggi e incentiverà per il futuro, per chi possa farlo, solo il lavoro nero, che per molti diventerà l’unica strada per sopravvivere. Il presidente Emiliano, anziché continuare a fare propaganda senza mettere in campo interventi seri, dovrebbe fare una  cosa semplice e utile: disporre che la Regione si accolli il peso e il pagamento dei costi fissi dei commercianti e di tutto il settore, come il costo delle utenze, la tassa sui rifiuti, il suolo pubblico e i fitti dei locali. E, soprattutto, il presidente pugliese dovrebbe raccogliere il grido di dolore degli operatori economici e chiedere al governo di rivedere le decisioni assunte”, conclude Gatta.