di FRANCESCO LOIACONO - Covid-19, continua la consegna dei kit di dispositivi di protezione acquistati con i 160.000 euro del taglio stipendi dei consiglieri del M5S “Non è possibile che si continuino a lasciare le guardie mediche, gli operatori del 118 e i dipartimenti di prevenzione delle Asl senza dispositivi di protezione individuale, nonostante siano in prima linea nella gestione dell’emergenza. Per questo abbiamo destinato a loro la seconda tranche di kit di DPI acquistati con il taglio dei nostri stipendi. Dopo aver compreso con soli 5 anni di ritardo di aver sbagliato a gestire la sanità , speriamo che Emiliano comprenda (con maggiore celerità ) che i medici di continuità assistenziale non possono essere lasciati abbandonati a loro stessi e purtroppo è così che si sentono”.
Così i consiglieri del M5S che nei giorni scorsi hanno consegnato agli operatori sanitari pugliesi 2310 kit di dispositivi di protezione individuale con mascherina ffp2, tute di protezione, gel igienizzante antibatterico per le mani e occhialini protettivi, acquistati dai consiglieri del M5S con 160.000 euro derivanti dal taglio dei loro stipendi.
“Ancora una volta -spiegano i pentastellati- siamo stati gli unici a pensare ai medici del territorio, cosa che purtroppo ancora non hanno fatto le Asl. Com’è possibile pensare che loro non siano a rischio contagio, dal momento che sono i primi presidi sul territorio a cui i cittadini si rivolgono?
In alcune province abbiamo dato i kit anche ai medici del dipartimento di Prevenzione, coloro che effettuano i tamponi su tutto il territorio ed in particolare in questi giorni nelle RSA e nella Bat al personale del 118, raccogliendo il grido d’allarme del sindaco di Canosa Roberto Morra che nei giorni scorsi aveva inviato una lettera alla Regione per denunciare la mancanza di DPI per gli operatori”.
In particolare nella provincia di Bari sono stati consegnati 600 kit; 150 kit nella BAT; 202 kit nella provincia di Brindisi; 518 kit nella provincia di Foggia; 552 kit nella provincia di Lecce e 288 kit nella provincia di Taranto. “Purtroppo sono ancora tanti gli operatori sanitari senza DPI- continuano i pentastellati- nonostante gli show di Emiliano e compagnia a reti unificate. A loro non interessano le chiacchiere dette in tv, ma i fatti. E quelli continuano a essere pochi”.
Così i consiglieri del M5S che nei giorni scorsi hanno consegnato agli operatori sanitari pugliesi 2310 kit di dispositivi di protezione individuale con mascherina ffp2, tute di protezione, gel igienizzante antibatterico per le mani e occhialini protettivi, acquistati dai consiglieri del M5S con 160.000 euro derivanti dal taglio dei loro stipendi.
“Ancora una volta -spiegano i pentastellati- siamo stati gli unici a pensare ai medici del territorio, cosa che purtroppo ancora non hanno fatto le Asl. Com’è possibile pensare che loro non siano a rischio contagio, dal momento che sono i primi presidi sul territorio a cui i cittadini si rivolgono?
In alcune province abbiamo dato i kit anche ai medici del dipartimento di Prevenzione, coloro che effettuano i tamponi su tutto il territorio ed in particolare in questi giorni nelle RSA e nella Bat al personale del 118, raccogliendo il grido d’allarme del sindaco di Canosa Roberto Morra che nei giorni scorsi aveva inviato una lettera alla Regione per denunciare la mancanza di DPI per gli operatori”.
In particolare nella provincia di Bari sono stati consegnati 600 kit; 150 kit nella BAT; 202 kit nella provincia di Brindisi; 518 kit nella provincia di Foggia; 552 kit nella provincia di Lecce e 288 kit nella provincia di Taranto. “Purtroppo sono ancora tanti gli operatori sanitari senza DPI- continuano i pentastellati- nonostante gli show di Emiliano e compagnia a reti unificate. A loro non interessano le chiacchiere dette in tv, ma i fatti. E quelli continuano a essere pochi”.
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