ROMA - Consentire gli spostamenti anche fuori dal proprio Comune e all'interno delle singole Regioni dal 4 maggio, lasciando però in vigore i limiti alla mobilità intra-regionale. E' l'ipotesi, a quanto si apprende da diverse fonti, sul tavolo del governo.
Tra le misure della fase 2 sarebbe in studio anche l'autorizzare dalla metà di maggio prima l'apertura dei negozi al dettaglio, poi di bar e ristoranti. In particolare l'ipotesi è che il 4 maggio queste attività restino ancora ferme ma con la possibilità di eccezioni, come consentire la vendita da asporto per la ristorazione, che si aggiungerebbe alle consegne a domicilio, già permesse. Non sarebbero ancora definite delle date precise, ma un'ipotesi sarebbe far riaprire i negozi dall'11 maggio, la ristorazione dal 18.
"La revisione delle misure di distanziamento sociale non significa un 'liberi tutti'" ma non possiamo chiudere i cittadini in casa per sempre": a spiegarlo il premier Giuseppe Conte nel corso della cabina di regia con Regioni e enti locali.
Intanto da Palazzo Chigi si apprende che il piano per la fase 2 "prevede una ripartenza sempre all'insegna della massima cautela, nella consapevolezza che si dovrà sempre tenere sotto controllo la curva epidemiologica e non farsi trovare impreparati in caso di una possibile risalita. Il piano prevede un allentamento delle misure restrittive, ma non uno stravolgimento".
Tra le misure della fase 2 sarebbe in studio anche l'autorizzare dalla metà di maggio prima l'apertura dei negozi al dettaglio, poi di bar e ristoranti. In particolare l'ipotesi è che il 4 maggio queste attività restino ancora ferme ma con la possibilità di eccezioni, come consentire la vendita da asporto per la ristorazione, che si aggiungerebbe alle consegne a domicilio, già permesse. Non sarebbero ancora definite delle date precise, ma un'ipotesi sarebbe far riaprire i negozi dall'11 maggio, la ristorazione dal 18.
"La revisione delle misure di distanziamento sociale non significa un 'liberi tutti'" ma non possiamo chiudere i cittadini in casa per sempre": a spiegarlo il premier Giuseppe Conte nel corso della cabina di regia con Regioni e enti locali.
Intanto da Palazzo Chigi si apprende che il piano per la fase 2 "prevede una ripartenza sempre all'insegna della massima cautela, nella consapevolezza che si dovrà sempre tenere sotto controllo la curva epidemiologica e non farsi trovare impreparati in caso di una possibile risalita. Il piano prevede un allentamento delle misure restrittive, ma non uno stravolgimento".
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