BARI - “Non sappiamo se la ragione dell’improvvida uscita del presidente Emiliano, che invita tutti a venire in Puglia per le vacanze estive, sia da ricercare nella voglia di mettersi in competizione con il presidente De Luca, che qualche giorno fa ha paventato l’idea di chiudere i confini della Campania in caso di fughe in avanti da parte delle Regioni dove i contagi risultano ancora alti". Così in una nota il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo.
"Quel che è certo - prosegue Marmo - è che Emiliano, per l’ennesima volta, si sia lasciato andare a dichiarazioni avventate quando ancora il governo non chiarito come sarà strutturata la “fase due”. Evidentemente, due mesi non sono bastati a capire che in un’emergenza come questa la linea di comando deve essere unica e coerente. E per quanto il Governo centrale si sia dimostrato confusionario, le Regioni se vogliono davvero aiutare la dovrebbero smettere di andare in ordine sparso, con comunicati e dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa, e utilizzare i luoghi preposti per codecidere e armonizzare le scelte. Sarebbe bene, infatti, non dimenticare che i presidenti di Giunta regionale hanno in materia di sanità solo una competenza organizzativa.
Per quanto riguarda il turismo, sicuramente per la Puglia è una risorsa inestimabile, ma ancor più preziosa è la salute dei pugliesi e non si può in questa fase dichiarare a cuor leggero che la nostra Regione sia aperta a tutti per l’estate. A maggior ragione che lo stesso Emiliano per i lidi balneari si è limitato a emanare un’ordinanza “all’acqua di rose”, che non specifica e non fornisce nessuna indicazione sulle attività consentite: dalle istallazioni e gli allestimenti stagionali, ai ripascimenti stagionali e la sistemazione delle spiagge, o le opere minori (come quelle per cui è richiesta solo la Cila) ed altre. Invece di fare fughe in avanti ingiustificate, sarebbe il caso che il presidente mantenesse un minimo di lucidità, magari invitando i pugliesi a fare le vacanze in Puglia.
Se invece Emiliano vuole dare peso alle sue affermazioni con gesti concreti, magari può pensare sul come si dovrebbero svolgere le vacanze in Puglia e predisporre un piano condiviso con il settore turistico-alberghiero che garantisca la sicurezza dei cittadini. In tal caso, siamo pronti ad ascoltarlo. Altrimenti, come sempre, stiamo parlando di vuote e, in questo caso, pericolose parole”, conclude Marmo.
"Quel che è certo - prosegue Marmo - è che Emiliano, per l’ennesima volta, si sia lasciato andare a dichiarazioni avventate quando ancora il governo non chiarito come sarà strutturata la “fase due”. Evidentemente, due mesi non sono bastati a capire che in un’emergenza come questa la linea di comando deve essere unica e coerente. E per quanto il Governo centrale si sia dimostrato confusionario, le Regioni se vogliono davvero aiutare la dovrebbero smettere di andare in ordine sparso, con comunicati e dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa, e utilizzare i luoghi preposti per codecidere e armonizzare le scelte. Sarebbe bene, infatti, non dimenticare che i presidenti di Giunta regionale hanno in materia di sanità solo una competenza organizzativa.
Per quanto riguarda il turismo, sicuramente per la Puglia è una risorsa inestimabile, ma ancor più preziosa è la salute dei pugliesi e non si può in questa fase dichiarare a cuor leggero che la nostra Regione sia aperta a tutti per l’estate. A maggior ragione che lo stesso Emiliano per i lidi balneari si è limitato a emanare un’ordinanza “all’acqua di rose”, che non specifica e non fornisce nessuna indicazione sulle attività consentite: dalle istallazioni e gli allestimenti stagionali, ai ripascimenti stagionali e la sistemazione delle spiagge, o le opere minori (come quelle per cui è richiesta solo la Cila) ed altre. Invece di fare fughe in avanti ingiustificate, sarebbe il caso che il presidente mantenesse un minimo di lucidità, magari invitando i pugliesi a fare le vacanze in Puglia.
Se invece Emiliano vuole dare peso alle sue affermazioni con gesti concreti, magari può pensare sul come si dovrebbero svolgere le vacanze in Puglia e predisporre un piano condiviso con il settore turistico-alberghiero che garantisca la sicurezza dei cittadini. In tal caso, siamo pronti ad ascoltarlo. Altrimenti, come sempre, stiamo parlando di vuote e, in questo caso, pericolose parole”, conclude Marmo.
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