di PIERO CHIMENTI - Il Governo Conte sta monitorando la situazione Coronavirus in Italia per affrontare al meglio la spinosa questione della Fase 2 che prevede la ripartenza economica del Paese. Questa fase, che viene valutata attraverso l'indice integrato, prende in considerazione le criticità delle mansioni svolte dai dipendenti e la possibilità di assembramenti sui luoghi di lavoro, suddivise in tre colorazioni in base al rischio: verde, giallo e rosso.
Per quanto riguardo il rischio BASSO (verde) sono coinvolte attività come l’agricoltura, la pesca, l’estrazione di minerali, le imprese edili e tutto il comparto dell’industria manifatturiera in generale (alimentare, tessile, chimica, metallurgica, di legno, carta e pelle, la fabbricazione di computer e di veicoli e mobili). Via libera anche per il settore editoriale, la produzione cinematografica, le attività immobiliari, le agenzie di viaggio e le biblioteche.
A rischio MEDIO (giallo) sono valutati i settori della ristorazione e delle attività sportive, ovvero bar, ristoranti e palestre che hanno chiuso i battenti al pubblico. Stesso livello di criticità anche per la scuola (che rimane comunque CHIUSA) e per un altro settore come i trasporti. I lavoratori impiegati nella gestione delle reti fognarie, nell’assistenza sociale residenziale e nelle ricevitorie, nei locali per le scommesse e nelle sale da gioco hanno invece un rischio integrato medio-alto.
Del rischio ALTO (rosso), invece, fanno parte, il trasporto aereo, l’assistenza sociale e quella sanitaria non residenziale. Si tratta di attività mai sospese, ma ritenute a elevato rischio integrato per le mansioni e i livelli di dell’aggregazione sociale che comportano.
Aziende della moda, mobilifici, automotive, cantieri edili. Sono quattro comparti produttivi di cui si starebbe valutando la riapertura prima del 4 maggio, forse a partire dal 27 aprile. A quanto si apprende, si starebbe studiando in queste ore la ripartenza di queste attività, anche considerato che rientrerebbero tra quelle classificate dall’Inail come a basso rischio.
Ma una valutazione sarebbe ancora in corso e sul tema dovrebbe esserci a breve, forse già nel weekend, un nuovo confronto con le parti sociali.
Il 4 maggio potrebbero riaprire, seppur con tutta una serie di limitazioni e divieti, anche bar, ristoranti e parchi. L'ipotesi, secondo quanto apprende l'ANSA, è sul tavolo degli esperti che dovranno fornire al governo le linee guida per la riapertura del Paese. Si tratta di una valutazione in corso, fermo restando che le scelte spetteranno al governo anche sulla base dei dati epidemiologici che si registreranno nelle prossime settimane.
Per quanto riguardo il rischio BASSO (verde) sono coinvolte attività come l’agricoltura, la pesca, l’estrazione di minerali, le imprese edili e tutto il comparto dell’industria manifatturiera in generale (alimentare, tessile, chimica, metallurgica, di legno, carta e pelle, la fabbricazione di computer e di veicoli e mobili). Via libera anche per il settore editoriale, la produzione cinematografica, le attività immobiliari, le agenzie di viaggio e le biblioteche.
A rischio MEDIO (giallo) sono valutati i settori della ristorazione e delle attività sportive, ovvero bar, ristoranti e palestre che hanno chiuso i battenti al pubblico. Stesso livello di criticità anche per la scuola (che rimane comunque CHIUSA) e per un altro settore come i trasporti. I lavoratori impiegati nella gestione delle reti fognarie, nell’assistenza sociale residenziale e nelle ricevitorie, nei locali per le scommesse e nelle sale da gioco hanno invece un rischio integrato medio-alto.
Del rischio ALTO (rosso), invece, fanno parte, il trasporto aereo, l’assistenza sociale e quella sanitaria non residenziale. Si tratta di attività mai sospese, ma ritenute a elevato rischio integrato per le mansioni e i livelli di dell’aggregazione sociale che comportano.
Aziende della moda, mobilifici, automotive, cantieri edili. Sono quattro comparti produttivi di cui si starebbe valutando la riapertura prima del 4 maggio, forse a partire dal 27 aprile. A quanto si apprende, si starebbe studiando in queste ore la ripartenza di queste attività, anche considerato che rientrerebbero tra quelle classificate dall’Inail come a basso rischio.
Ma una valutazione sarebbe ancora in corso e sul tema dovrebbe esserci a breve, forse già nel weekend, un nuovo confronto con le parti sociali.
Il 4 maggio potrebbero riaprire, seppur con tutta una serie di limitazioni e divieti, anche bar, ristoranti e parchi. L'ipotesi, secondo quanto apprende l'ANSA, è sul tavolo degli esperti che dovranno fornire al governo le linee guida per la riapertura del Paese. Si tratta di una valutazione in corso, fermo restando che le scelte spetteranno al governo anche sulla base dei dati epidemiologici che si registreranno nelle prossime settimane.
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