BARI - "Non è accettabile che ancora oggi a un mese e mezzo dalla chiusura del Paese per pandemia Covid 19, negli ospedali pugliesi medici e infermieri combattano contro il virus senza dispositivi di protezione, mettendo in pericolo la propria vita e quella del resto della popolazione. Abbiamo visto come in Puglia, proprio per la mancanza di tute e mascherine protettive, i principali focolai del coronavirus siano scoppiati proprio negli ospedali e nelle case di cura per anziani. Già martedì scorso abbiamo chiesto al Presidente Emiliano che vengano distribuiti immediatamente i dispositivi di protezione al personale sanitario e alle forze di polizia. Ad oggi, però, la situazione non è cambiata anzi in alcuni casi è peggiorata e non si può pensare di mandare avanti la sanità solo grazie all'eroismo di medici e infermieri. Non ci importa se le mascherine arrivino da Conte o da Emiliano, dalla Cina o dall’Alaska o che in aeroporto siano scaricate da Di Maio a favore di telecamera, ma l’importante è che arrivino presto e bene, perché dopo 45 giorni non si possono più nascondere le responsabilità nazionali e regionali. Ribadiamo dunque, con spirito collaborativo, la richiesta di immediata consegna di ampie scorte di Dpi prima che si fermino i servizi ospedalieri”.
Così il Segretario Regionale e i parlamentari della Lega Puglia Luigi D’Eramo, Roberto Marti, Annarita Tateo e Rossano Sasso.
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