Marti (Lega): aprire spiagge il 15 maggio senza imporre smontaggi a ottobre

(Pixabay)
BARI - "Tutti da Conte a Emiliano parlano di turismo e di spiagge, ma ad oggi non c’è alcuna certezza sui modi e i tempi di apertura. Più passano i giorni più sarà difficile per i gestori dei lidi programmare investimenti e pianificare una stagione dal precario equilibrio economico a causa del limitato numero di clienti che sarà possibile servire e per via dei costi dei protocolli sanitari e di distanziamento da applicare. Se non c’è subito una data certa per l’apertura degli stabilimenti balneari molti troveranno non conveniente o impossibile persino riaprire i propri esercizi. Per questo chiediamo a Regione e Governo di consentire dal 15 maggio l’apertura degli stabilimenti balneari, senza imporre a questi lo smontaggio delle strutture nel mese di ottobre, sia per alleggerire da ulteriori costi i loro bilanci, sia per favorire una stagionalità più lunga.

Non appaiono sufficienti le misure sin qui approvate dal governo, che per le aziende si limitano fondamentalmente ad aprire linee di indebitamento con il sistema bancario. Occorre invece pensare a contributi a fondo perduto per le strutture e ad un abbattimento di alcune voci di costo legate allo svolgimento delle attività, prima tra tutte, l’esonero contributivo del personale stagionale assunto. Solo così si incentiverebbero davvero le aperture e l'occupazione.

A livello regionale, chiediamo al Presidente Emiliano una atto facile ma di concreto sostegno ai balneari: azzerare la burocrazia sulle riaperture degli stabilimenti su cui oggi gravano ben 24 pratiche e permessi da richiedere sempre ogni anno, che invece da oggi potrebbero essere riassorbiti in una unica autocertificazione che farà risparmiare tanto tempo e denaro.

Nessuno, infine, immagini di scaricare sui gestori dei lidi, i costi e le responsabilità per mantenere in sicurezza le spiagge pubbliche. L’unica soluzione per consentire ai cittadini la serena e sicura fruizione delle spiagge libere, è  quella di mettere a disposizione dei Sindaci il budget del reddito di emergenza per assumere (ovviamente con procedura semplificata) i lavoratori inoccupati e impiegarli in vari servizi utili, tra i quali la gestione e controllo delle spiagge e dei luoghi pubblici soggetti a possibili assembramenti". Tanto dichiara il Sen. Roberto Marti, capo gruppo della Lega in Commissione Turismo e Attività Produttive del Senato.
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