BARI - Nel pomeriggio di venerdì 29 maggio 2020, l’assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo ha presentato, eccezionalmente attraverso una diretta facebook, il rendiconto di gestione 2019 del Comune di Bari. Questa scelta è stata dettata dall’impossibilità di organizzare la consueta conferenza cittadina stanti le norme previste per la prevenzione da contagio Covid 19.
I punti elencati oggi riguardano l’aumento del fondo di cassa finale, il miglioramento del risultato di amministrazione, la riscossione dei residui attivi, gli investimenti effettuati sul territorio, l’abbattimento dello stock di debito, il recupero dell’evasione, il concorso agli obiettivi di finanza pubblica, il rispetto dei parametri di deficitarietà strutturale e il rispetto dell’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti.
La disponibilità di cassa complessiva a disposizione dell’ente al termine dell’esercizio si attesta nella misura di oltre 219 milioni di euro, con un incremento del 10% circa rispetto al 2018 (199 milioni), del 23% circa rispetto al 2017 (177 milioni), del 36% circa rispetto al 2016 (161 milioni), del 39% circa rispetto al 2015 (157 milioni) e costituisce una componente essenziale del risultato di amministrazione al 31 dicembre, comprovando l’effettiva disponibilità e il livello di solidità liquida a disposizione del Comune di Bari.
Il risultato di amministrazione complessivo 2019, prima della sua scomposizione nella parte accantonata/vincolata/destinata, risulta pari a 381 milioni di euro e registra un incremento (+6%) rispetto all’analogo risultato rilevato al termine del 2018, tanto da consentire l’integrale recupero della rata annuale di disavanzo da riaccertamento straordinario accertato con l’avvio dell’armonizzazione contabile, il prudente incremento delle dotazioni destinate alla copertura dei rischi futuri nonché l’avvio o la prosecuzione di numerosi lavori pubblici e servizi finanziati con entrate a destinazione vincolata senza necessità di ricorrere a nuovo indebitamento.
L’aumento del saldo finale di cassa e il miglioramento del risultato di amministrazione complessivo sono ulteriormente avvalorati da un altro indicatore, fondamentale della sostenibilità finanziaria di un ente: la consistenza finale dei residui attivi e in particolare di quelli correnti derivanti da entrate tributarie. Infatti la consistenza complessiva dei residui attivi finali 2019 si riduce rispetto al 2018, a dimostrazione di una rivitalizzata capacità dei dirigenti comunali, sensibilizzati dalla direzione di Ragioneria, di gestire con maggiore responsabilità l’intero ciclo di vita dei rispettivi crediti.
Dalla lotta all’evasione 2019 sono stati accertati crediti per un importo pari a circa 15 milioni di euro, parte dei quali già incassati nel corso dello stesso esercizio in misura pari al 33%.
Per i residui attivi afferenti al Titolo I, ovvero relativi a crediti di natura tributaria, la consistenza finale registra una significativa riduzione rispetto a quelli finali 2018. Si passa, infatti da residui attivi finali al 31/12/2018 di 156 milioni di euro a residui attivi finali al 31/12/2019 pari a 142 milioni. Ciò significa che la fisiologica formazione di crediti tributari di competenza dell’esercizio 2019 risulta completamente assorbita dal maggior volume di riscossione registrata nel corso del 2019 dei residui attivi 2018 e precedenti.
Quelli afferenti al Titolo III ovvero relativi a crediti di natura extratributaria (proventi da servizi, da canoni, da sanzioni al codice della strada, ecc.), registrano un leggero incremento rispetto al 2018, assestandosi al termine dell’esercizio in misura pari a circa 108 milioni di euro.
Con riferimento alle spese d’investimento (OO.PP.), al termine dell’esercizio finanziario 2019 gli impegni registrati al Titolo II spese in conto capitale ammontano a 52 milioni di euro che, sommati a quelli relativi ad investimenti già avviati entro il 2019 ma reimputati in base al cronoprogramma di spesa agli esercizi successivi pari a 51 milioni, forniscono la misura complessiva dei cantieri aperti a tutto il 31/12/2019 in tutta la città, che quota circa 103 milioni.
Nonostante la crescita del valore degli investimenti, continua a ridursi il debito di finanziamento dell’ente. La scelta di evitare il ricorso all’assunzione di nuovi prestiti a titolo oneroso, partita con la programmazione 2016/2017, proseguita con quella 2017/2019 e 2018/2020 e confermata con quella 2019/2021, consente di assestare lo stock di debito al 31 dicembre 2019 a 80 milioni di euro (-7% rispetto al 2018), con una correlata minore incidenza sui bilanci in termini di quote annuali di rimborso capitale e interessi passivi, tra le più basse in Italia. Rispetto alle 12 città italiane con maggiore densità demografica, il Comune di Bari, dopo il Comune di Bologna, è quello che detiene l’indebitamento più basso con una quota procapite di soli 250 euro, mostrando la massima inclinazione al rigoroso rispetto del principio di equità intergenerazionale (cfr Il Sole 24 ore del 26/01/2020).
Anche al termine del 2019, l’ente ha concorso con successo alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica previsti dall’art.1, comma 821, della Legge 30 dicembre 2018, n.145 (Legge di Bilancio 2019). Infatti, come rilevato dal prospetto di verifica degli equilibri allegato al Rendiconto di gestione 2019, il Comune di Bari per ciascuno dei tre saldi ivi presenti - “Avanzo di competenza”, “Equilibrio di Bilancio” ed “Equilibrio complessivo” -consegue un risultato positivo rispettivamente di 88 milioni, 44 milioni e 21 milioni.
Sul fronte dei pagamenti, si evidenzia che durante l’esercizio finanziario 2019 risultano emessi ordinativi di pagamento per 408 milioni di euro complessivi, dei quali 300 milioni circa per spese correnti (di funzionamento) e 57 milioni circa per spese in conto capitale (investimenti/OOPP). Per quelli afferenti alle transazioni commerciali, rispetto al termine di 30 giorni previsto dal D.Lgs 231/2002, l’indicatore di tempestività dei pagamenti ITP (esplicativo dei giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura o richiesta equivalente e la data di effettivo pagamento al fornitore), registra per l’anno 2019 un valore medio di -7,85 (quindi positivo), così come elaborato dalla Piattaforma Crediti Commerciali presso il MEF, peraltro migliorato rispetto all’analogo indicatore riferito all’anno 2018.
Le sintetiche informazioni innanzi riportate forniscono un quadro d’insieme coerente con le misure correttive adottate dall’ente in esecuzione della deliberazione consiliare di dicembre 2017 di presa d’atto della pronuncia della Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per la Puglia n.121/PRSP/2017, e consentono di trarre positivi auspici per affrontare con forza e determinazione la programmazione e gestione del Bilancio di Previsione 2020/2022 attraverso il quale l’Amministrazione comunale, a seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, ritiene imprescindibile mettere in campo ogni possibile intervento teso a garantire i maggiori benefici alla collettività amministrata, in un momento di oggettiva difficoltà del tessuto economico e produttivo insediato, che richiede di valorizzare la funzione sociale del Comune.
“Grazie al lavoro degli uffici e alla collaborazione dei cittadini - ha commentato l’assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo - stiamo lavorando per dare solidità e stabilità al bilancio comunale che per il 2019 si è chiuso con ottimi risultati. Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati ottenuti sul fronte della lotta all’evasione fiscale, che dimostrano l’efficacia delle politiche messe in campo dall’amministrazione comunale e il miglioramento ottenuto sulla performance dei giorni previsti per il pagamento alle aziende e alla società che operano e forniscono servizi per conto del Comune. Quello che per noi può essere un numero per le imprese invece significa poter contare su tempi e fondi certi per mandare avanti il lavoro e la propria attività. Fattori che in tempi come questo possono fare la differenza per la vita di tante persone. Per quanto riguarda i prossimi mesi, come già annunciato, cercheremo di mettere in campo tutti gli sforzi necessari per far fronte ai bisogni della comunità, garantendo servizi e investimenti utili a far ripartire l’economia sana del nostro territorio”.
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