ROMA - “Il nuovo testo sul fondo parla di un sistema di allerta che scatterebbe per i Paesi che non dovessero restituire il prestito”. Sono le parole del leader protempore del M5S Vito Crimi in un’intervista a Il Fatto Quotidiano.
In particolare Crimi torna a parlare del Mes per dire che “se c’è un sistema di allarme ci sono anche conseguenze, quindi condizionalità ”, pertanto “ci dovranno spiegare quali, ma noi restiamo sul no al Mes” torna a chiarire, per poi aggiungere che “su un tema che può impegnare il Paese per i prossimi dieci anni devono decidere i Parlamenti” e che sul Mes “non può esserci un vincolo di maggioranza”.
Il leader del M5S affronta poi in un passaggio anche il nodo dell’esecutivo per affermare che “non esiste” la possibilità di “un governo diverso da questo, e di rimpasto si parla dal giugno 2018”. “Ma in due anni – chiosa – si è solo dimesso un ministro: cambi della squadra non sono pensabili”.
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