Entro nel merito: stando ai Protocolli di Sicurezza firmati fra Governo e Sindacati per ogni persona che torna al lavoro ogni giorno deve essere misurata la temperatura corporea e se questa è pari o superiore a 37.5 il lavoratore non può accedere ai luoghi di lavoro, deve isolarsi a casa e concordare il da farsi con medico di medicina generale che potrà richiedere il tampone per ottenere diagnosi di positività o negatività al COVID. Solo se questo risulterà negativo medico competente potrà riammettere il lavoratore al lavoro. Il medico di medicina generale potrà anche escludere la necessità del tampone ma ai fini della riammissione al lavoro del lavoratore dovrà pur relazionarsi con il medico competente perché Covid ci ha abituato a brutte sorprese: molti non presentano sintomi, sono asintomatici o paucisintomatici e senza certezza di un tampone negativo c'è sempre il rischio di diffusione del virus in ambito aziendale.
“Se la Regione Puglia continuerà ad ostinarsi nel centellinare i tamponi e non si attiva perché il tampone venga eseguito su chiunque torni al lavoro, la probabilità del ritorno alla Fase Uno è molto probabile. È il caso che Emiliano scenda dall'estero e si occupi di cose terrene”.
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