Migranti, FdI: "Taranto hotspot non garantirebbe servizi minimi"


ROMA - Apprendiamo che a Taranto è previsto l'arrivo di 70 migranti sbarcati a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, e provenienti dalla Tunisia. Una decisione del ministero dell'Interno che troviamo del tutto fuori luogo se si considera che nel porto di Taranto vi è già una nave da crociera che il 24 aprile scorso (ma ad oggi è ancora al molo San Cataldo) si è fermata per un passeggero positivo al Covid-19 con conseguente quarantena per tutte le persone a bordo.

Quello di Taranto è considerato un hotspot, quindi un luogo adibito per Legge all'identificazione -nel caso dei 70 migranti, già avvenuta a Porto Empedocle-, che non garantisce i servizi minimi essenziali per l'ospitalità oltre le 48 ore. Presenteremo quindi in Parlamento un atto formale col quale chiederemo al ministro dell'Interno innanzitutto il motivo del trasferimento a Taranto, poi se è legittimo trasferire i migranti in un posto che non garantisce loro adeguati servizi ed ospitalità, se saranno effettuati tamponi per scongiurare casi di positività al Covid-19 e, soprattutto, per quanto tempo si è deciso farli restare lì.
Lo dichiarano i deputati pugliesi di Fratelli d'Italia Davide Galantino, Ylenja Lucaselli e Marcello Gemmato.
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