VINCENZO NICOLA CASULLI - Il Decreto Rilancio contiene una serie di misure atte a rinforzare tutti i bonus e gli aiuti a famiglie e lavoratori introdotti a marzo 2020 dal Governo al fine di fronteggiare la situazione pandemica. Tra queste misure è compreso il Reddito di Emergenza (Rem) 2020, misura straordinaria di sostegno al reddito, introdotta per supportare le famiglie in condizioni di difficoltà economica cagionata dall’emergenza.
L'Inps consente di richiedere il Rem 2020 esclusivamente online sul proprio sito, nella finestra temporale che va da venerdì 22 maggio fino al 30 giugno 2020. Il Reddito di emergenza 2020 spetta a tutti i lavoratori che non sono coperti dagli ammortizzatori sociali e dagli attuali bonus previsti per far fronte alla crisi epidemica. Coloro che possono beneficiare del bonus sono: lavoratori precari, lavoratori a chiamata, lavoratori irregolari, disoccupati con Naspi e Dis-coll scadute e lavoratori intermittenti.
Tali categorie di lavoratori, per poter accedere al contributo suddetto, devono possedere ulteriori requisiti rappresentati da: residenza in Italia del richiedente il beneficio; un Isee fino a 15 mila euro; importo del reddito familiare, riferito al mese di aprile 2020, inferiore all’ammontare mensile del beneficio spettante (da €400,00 a €800,00); patrimonio mobiliare familiare, nell’anno 2019, inferiore a 10 mila euro, accresciuto di 5 mila euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20 mila euro. Il menzionato massimale è incrementato di 5 mila euro in caso di presenza, nel nucleo familiare, di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.
Tale misura non è cumulabile con altre forme di sostegno e, comunque, non si può chiedere se ci si trova in determinate condizioni di esclusione come, ad esempio, se anche uno dei componenti della famiglia ha beneficiato di una delle indennità previste dal decreto Cura Italia o se si è titolari di Reddito o pensione di Cittadinanza. L’importo totale del Reddito di emergenza viene calcolato in base al numero dei componenti del nucleo richiedente e va dagli 800,00 ai 1.600,00 euro, corrisposti in 2 quote di identico importo. La cifra è leggermente aumentata se nella famiglia è presente un componente disabile grave o non autosufficiente.
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