BARI - Con l'ordinanza regionale n. 226 firmata lo scorso 7 maggio, il governatore Emiliano ha autorizzato la riapertura anticipata, in Puglia, dei centri estetici e di bellezza, inclusi i saloni di acconciatura. Restano però esclusi i tatuatori. La loro categoria pur rientrando tra i servizi alla persona, non risulta tra i beneficiari dell'ordinanza. Ad oggi viene negata alla categoria la ripartenza a partire dal 18 maggio prossimo.
Il coordinatore regionale di Casartigiani Stefano Castronuovo ha quindi invitato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a integrare l'ordinanza inserendo le attività di tatuaggio e piercing (codice ateco 96.09.02) tra quelle autorizzate alla riapertura.
«Anche i tatuatori vivono un momento di profonda crisi economica e hanno necessità , come parrucchieri, barbieri ed estetiste di ritornare a lavoro già dalla prossima settimana, senza dover attendere il 1° giugno, così come proposto invece dal Governo. - fa sapere Castronuovo – È bene precisare inoltre, che per la realizzazione di tatuaggi o trattamenti estetici di dermopigmentazione, gli operatori del settore sono già particolarmente attenti al rispetto delle misure igieniche sanitarie. Anche il prof. Luigi Lopalco, capo della task force anti-Covid, nel corso dell'ultimo incontro con le associazioni di categoria lo ha confermato, ribadendo che “il rischio di contagio per la categoria dei tatuatori è equiparabile a quello dell’estetica”. Alla luce di queste considerazioni, sarebbe sbagliato penalizzare il comparto».
I tatuatori chiedono a gran voce di non essere dimenticati e si dicono già pronti a riorganizzare le loro attività , nel rispetto alle disposizioni contenute nell'ordinanza regionale per la prevenzione della trasmissione del virus, al fine di garantire la salvaguardia della salute degli operatori e dei clienti.
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