Terlizzi, riaperto il Mercato dei Fiori
TERLIZZI (BA) – Il Mercato dei Fiori all’ingrosso di Terlizzi ha finalmente riaperto. “E’ un primo passo”, ha dichiarato Giuseppe De Noia, responsabile associativo della CIA Levante. “Il sindaco Ninni Gemmato e il Prefetto di Bari Antonia Bellomo hanno accolto le nostre sollecitazioni e, a seguito dell’incontro che si è svolto sabato pomeriggio con i rappresentanti delle associazioni di categoria, hanno dato l’ok finale”. Le attività sono cominciate questa mattina alle ore 4. Gli operatori hanno organizzato gli stalli all’esterno, nell’area destinata a parcheggio che è stata appositamente attrezzata in tempi record per la vendita.
Già da giovedì 7 maggio, la vendita potrebbe riprendere all’interno della struttura. Le misure di prevenzione e sicurezza sono precise e puntuali, con tutti gli operatori rigorosamente monitorati attraverso la misurazione della temperatura, protetti dalle mascherine e distanziati l’uno dall’altro. “I nostri operatori sono pronti a commercializzare ogni tipo di fiore”, ha proseguito De Noia. “Facciamo in modo che i fiori di questo mercato tornino a colorare le nostre città, le nostre case, ad adornare le lapidi dei nostri cari defunti. Doniamo fiori alle nostre mamme per la festa a loro dedicata”, ha esortato De Noia. “Ricominciamo da questa apertura per rilanciare tutto il settore”, ha aggiunto Felice Ardito, presidente provinciale di CIA Levante. “Il comparto del florovivaismo è stato tra i più colpiti dalla emergenza sanitaria. La stragrande maggioranza delle aziende ha dovuto in questo periodo destinare al macero la produzione”.
Il comparto, in Puglia, è concentrato nei due poli di Terlizzi in provincia di Bari e Taviano in provincia di Lecce. Rappresenta un settore di tutto rispetto che a livello nazionale supera il 5% della Plv agricola. Il florovivaismo pugliese, con un valore complessivo di circa 185 milioni di euro, costituisce circa l’11% della produzione nazionale, il cui maggiore volume si realizza dalla primavera all’inizio dell’estate. Il lockdown legato all’emergenza Covid 19 ha bloccato tutto. Il comparto del fiore reciso sta andando tutto al macero. Il settore florovivaistico pugliese con circa 1500 aziende, quasi 5.000 addetti diretti, per una superficie di circa 1500 ettari e una Plv pari al 6% di quella agricola regionale totale ha un’importanza considerevole nel sistema produttivo regionale. Notevole è l’indotto dei beni strumentali e dei servizi logistici e finanziari. Il comparto sviluppa inoltre una distribuzione capillare, con grandi e piccoli intermediari che garantiscono il trasferimento della merce deperibile in tempi brevi.
“Salutiamo positivamente il provvedimento della giunta regionale pugliese per l’istituzione di un fondo di 2 milioni di euro da destinare agli indennizzi dei floricoltori che hanno dovuto interrare il proprio raccolto”, ha concluso Felice Ardito.
Già da giovedì 7 maggio, la vendita potrebbe riprendere all’interno della struttura. Le misure di prevenzione e sicurezza sono precise e puntuali, con tutti gli operatori rigorosamente monitorati attraverso la misurazione della temperatura, protetti dalle mascherine e distanziati l’uno dall’altro. “I nostri operatori sono pronti a commercializzare ogni tipo di fiore”, ha proseguito De Noia. “Facciamo in modo che i fiori di questo mercato tornino a colorare le nostre città, le nostre case, ad adornare le lapidi dei nostri cari defunti. Doniamo fiori alle nostre mamme per la festa a loro dedicata”, ha esortato De Noia. “Ricominciamo da questa apertura per rilanciare tutto il settore”, ha aggiunto Felice Ardito, presidente provinciale di CIA Levante. “Il comparto del florovivaismo è stato tra i più colpiti dalla emergenza sanitaria. La stragrande maggioranza delle aziende ha dovuto in questo periodo destinare al macero la produzione”.
Il comparto, in Puglia, è concentrato nei due poli di Terlizzi in provincia di Bari e Taviano in provincia di Lecce. Rappresenta un settore di tutto rispetto che a livello nazionale supera il 5% della Plv agricola. Il florovivaismo pugliese, con un valore complessivo di circa 185 milioni di euro, costituisce circa l’11% della produzione nazionale, il cui maggiore volume si realizza dalla primavera all’inizio dell’estate. Il lockdown legato all’emergenza Covid 19 ha bloccato tutto. Il comparto del fiore reciso sta andando tutto al macero. Il settore florovivaistico pugliese con circa 1500 aziende, quasi 5.000 addetti diretti, per una superficie di circa 1500 ettari e una Plv pari al 6% di quella agricola regionale totale ha un’importanza considerevole nel sistema produttivo regionale. Notevole è l’indotto dei beni strumentali e dei servizi logistici e finanziari. Il comparto sviluppa inoltre una distribuzione capillare, con grandi e piccoli intermediari che garantiscono il trasferimento della merce deperibile in tempi brevi.
“Salutiamo positivamente il provvedimento della giunta regionale pugliese per l’istituzione di un fondo di 2 milioni di euro da destinare agli indennizzi dei floricoltori che hanno dovuto interrare il proprio raccolto”, ha concluso Felice Ardito.
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