Visco: "Pil può crollare del 13%"


ROMA - "L'incertezza oggi è forte" ma "'oggi da più parti si dice "insieme ce la faremo". Lo diciamo anche noi". Lo dichiara il governatore di Bankitalia Ignazio Visco sottolineando che non lo si deve dire però "solo con ottimismo retorico, bensì per assumere collettivamente un impegno concreto".

"Serve un nuovo rapporto tra Governo, imprese dell'economia reale e della finanza, istituzioni, società civile; possiamo non chiamarlo, come pure è stato suggerito, bisogno di un nuovo "contratto sociale", ma anche in questa prospettiva serve procedere a un confronto ordinato e dar vita a un dialogo costruttivo".

"Ogni paese deve utilizzare le risorse messe a disposizione dalle istituzioni europee con pragmatismo, trasparenza e, soprattutto in maniera efficienze". Il governatore nelle considerazioni finali avverte però che "i fondi europei non potranno mai essere 'gratuiti'" perché "il debito europee è debito di tutti".

Secondo Visco l'ultima proposta Ue, del fondo da 750 miliardi "un'opportunità importante". "L'Italia - aggiunge Visco - è chiamata ad uno straordinario sforzo per sfruttare le opportunità offerte meglio di quanto non abbia fatto negli ultimi decenni". "Nello scenario di base la flessione dell'attività produttiva nel 2020 sarebbe pari al 9%" e nel 2021 il Pil "recupererebbe circa la metà della caduta".

Secondo Visco "su ipotesi più negative, anche se non estreme (...) il prodotto si ridurrebbe del 13% quest'anno e la ripresa nel 2021 sarebbe molto lenta". Visco sottolinea che "ci vorrà tempo per tornare a una situazione di normalità, presumibilmente diversa da quella a cui eravamo abituati fino a pochi mesi fa".
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