Baresi che hanno fatto la storia di Bari: Armando Perotti, cantore di Puglia e dell’Adriatico


VITTORIO POLITO - Armando Perotti (1865-1924), poeta, scrittore e storico, ebbe educazione varia poiché il padre era generale e la madre contessa e scrittrice, per cui ereditò il carattere forte del militare e quello pacifista del sognatore a cui vanno aggiunti gli studi giuridici.

Perotti non amò né gli studi legali, né la vita militare ma era orientato solo agli interessi culturali.

Fu scrittore elegante, letterato pieno di gusto che preferiva simboleggiare anziché scolpire un fatto. Come poeta seguiva le orme di Carducci, ma in certe poesie, specie quelle a soggetto marinaresco, si liberò di tutti gli influssi e cantò con libertà e sentimenti propri.

Il meglio della sua produzione poetica è racchiusa nel “Libro dei Canti” (Vecchi, 1890), con ottime recensioni di Giuseppe Scarano, Orazio Spagnoletti e Gennaro Venisti. Seguirono “Castro” (Alighieri, 1904), e “Le Nereidi” (Vecchi, 1907), che confermavano il suo amore per la Puglia. Il primo libro di prosa fu “Vita pugliese” (Alighieri), che prelude al suo libro più famoso “Bari ignota (Vecchi), “Storie e storielle di Puglia (Laterza). Luigi De Secly scrisse che per trovare in Perotti il vero poeta bisogna leggere le sue prose.


Ultima pubblicazione postuma è rappresentata da “Bari dei nostri nonni”, (Adriatica Editrice, 1975), curata da Enrico Lonero, Luigi Sada e Mauro Spagnoletti.

Armando Perotti è stato anche consigliere comunale di Bari dal 1910 al 1913. Bari lo ricorda con una parte del Lungomare e un busto nel giardino di Piazza Eroi del Mare.

I curatori di “Bari dei nostri nonni” (Lonero, Sada e Spagnoletti), scrivono nella prefazione «Il modo migliore per onorare la memoria di un uomo “vero” e di un cittadino “degno” è quello di divulgarne l’opera, specie se questa è scarsamente conosciuta fuori dalla terra natia. Armando Perotti è in tutto degno di essere additato alle giovani generazioni come esempio luminoso di ciò che può l’amore per la piccola patria, nucleo della grande e della umanità intera».