Giornate Fai all'aperto: i luoghi visitabili in Puglia


BARI -
Riscoprire le bellezze dell'Italia e ripartire da qui. Il FAI, Fondo Ambiente Italiano, ha ideato l'evento ''Giornate FAI all'aperto" al via da sabato 27 e domenica 28 giugno in oltre 200 luoghi e in più di 150 località d’Italia Ecco i luoghi visitabili nella nostra magnifica Puglia:

Bari
Edicole votive di Bari Vecchia. Dette anche ‘madonnelle’ o ‘nicchie’, sono circa 240 piccoli e preziosi altari consumati dal tempo e incastonati nelle facciate dei palazzi, delle case, delle corti o all'ombra degli archi in pietra. Le edicole proteggono da secoli gli usci delle case, i vicoli, le piazze, i larghi e i passaggi e sono sempre guarnite di fiori freschi e lumini a testimonianza della devozione dei cittadini di Bari vecchia.

Giovinazzo (BA)
Cammino tra le architetture rurali del contado di Giovinazzo. Il percorso ad anello si sviluppa intorno a quattro itinerari narrativi. Il primo tratto è dedicato al tema dell’acqua. Il secondo tratto permette di osservare il paesaggio carsico dei solchi erosivi. Il terzo tratto, data la condizione morfologica del terreno, ha una valenza panoramica. L’ultimo tratto è legato al tradizionale percorso di fede con le chiese rurali. Il percorso è piano di difficoltà media 11 km durata circa 5 ore.

Molfetta (BA)
Lama Martina: alla scoperta della natura e della storia. Attraverso percorsi ciclopedonali e di orienteering si possono cogliere non solo i segni di una antropizzazione sostenibile, ormai dimenticata, come pagliai, muretti a secco e opere di ingegneria idraulica, ma anche la sopravvivenza di specie botaniche di elevato pregio naturalistico, quali orchidee selvatiche, carrubi secolari, lecci e roverelle.

Conversano (BA)
Torre di Castiglione. La località Torre di Castiglione, a 5,5 km dal centro abitato di Conversano, sulla provinciale per Putignano, deve il suo nome alla alta torre di avvistamento che troneggia sulla collina, tra esemplari monumentali di lecci, roverelle e ulivi che ne fanno un sito di interesse archeologico ma anche paesaggistico, inserito nella Riserva Naturale Regionale Orientata “Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore”.


Cisternino (BR)
Giardino di Pomona. Alla dea latina Pomona dal 1994 Paolo Belloni ha dedicato il Conservatorio botanico “I giardini di Pomona” dove la biodiversità è raccontata dalle  mille e più varietà di piante da frutto antiche provenienti da tutto il mondo e molte delle quali salvate dall’estinzione. I dieci ettari del Conservatorio, condotti con metodo biologico, abbinano la conservazione della natura all’accoglienza turistica a basso impatto, in un contesto paesaggistico di grande fascino.

Foggia
Area Archeologica Passo di Corvo. La storia più antica del Tavoliere è caratterizzata dalla presenza di numerosi villaggi frequentati durante il Neolitico. In località Passo di Corvo è stato indagato il villaggio più grande, esteso per circa 80.000 mq. Lo scavo di circa 3000 mq ha messo in luce tre fossati, i resti di una capanna, pozzi, silos, buche per pali e piattaforme circolari e ha fatto supporre fosse abitato da agricoltori e allevatori di bestiame.

Lecce
Chiesa dei SS. Niccolò e Cataldo. Fu fondata da Tancredi, conte di Lecce nel 1180. L’edificio, fuori dalle mura urbiche, presenta un impianto basilicale con absidi orientate, tre navate e braccio trasversale centrale.
Il ninfeo della Fate. Struttura ipogea, oggi molto degradata e ancora da esplorare completamente, faceva parte di una residenza suburbana costruita nel XVI secolo, trasformata in masseria nel XVIII secolo.

Taranto
Giardini di Villa Peripato e Giardini dell’Ospedale Militare. I giardini Peripato occupano un'area di quasi cinque ettari sita nel Borgo Umbertino, a ridosso del Mar Piccolo. Vi sono presenti specie vegetali autoctone come pini d'Aleppo, platani, tigli, cipressi e lecci. Recentemente sono stati introdotti anche ippocastani, palme, magnolie, cedri e cipressi americani. I Giardini dell’Ospedale Militare sono un paradiso nel centro della città con vere e proprie meraviglie: un ruscello vivace per la presenza di citri di acqua dolce che sgorgano in superficie e mantengono la flora interna per cui anche grazie agli effetti dell’inversione termica troviamo specie di collina e tipiche del sottobosco a una quota per loro insolita: ciclamini, funghi, capelvenere che convivono in armonia con il papiro, l’acanto molle spontaneo e pini secolari.

Lecce
L’Abbazia di Santa Maria di Cerrate racconta il “verde malato”; da alcuni anni un’epidemia ha colpito la popolazione degli ulivi del Salento: il batterio della Xylella fastidiosa continua a mietere vittime nel paesaggio pugliese storicamente caratterizzato da distese di ulivi, che sostengono l’economia tradizionale del territorio e che, con esemplari ultra-centenari, oggi sono riconosciuti veri e propri “monumenti” del patrimonio, censiti e tutelati dal Ministero dei Beni Culturali; il progetto di un uliveto sperimentale a Cerrate, intrapreso dal FAI con la Provincia di Lecce e diretto dal CNR, contribuisce alla ricerca sulle soluzioni a questa drammatica epidemia.