“In Puglia bisogna puntare su Agritech, moda, hospitality e start-up”. L’imprenditore Kalif Auditore suggerisce come attirare investitori esteri
BARI - “Agritech, moda, hospitality e start-up: sono i quattro settori che possono fare da volàno per far conoscere la Puglia della tecnologia sui mercati internazionali”. A suggerire la via da seguire per rendere appetibile la regione per gli investitori stranieri alla ricerca di innovazione è un imprenditore di origine barese che dell’economia estera è un profondo conoscitore: Kalif Auditore, fondatore ed executive del gruppo d’investimenti australiano Joey Crowd, società valutata 350 milioni di dollari, alla continua ricerca di nuove idee imprenditoriali da finanziare. Ed è proprio nella sua Puglia che l’imprenditore 29enne vuole portare ad investire il gruppo e i ventures internazionali, consigliando quali sono i problemi che frenano l’arrivo dei capitali dall’Estero.
“In media ricevo 500 richieste d’investimento al mese dalle start-up, ma nessuna di quelle italiane è mai stata accettata, purtroppo” spiega il tycoon australiano. Il motivo? “Gli investitori hanno paura dell’Italia perché non riscontrano stabilità nel governo, il livello tecnologico non è al passo con gli altri Paesi del mondo e la pressione fiscale è troppo elevata. Il premier Conte avrebbe dovuto abbassare l’iva. Invece ha incentivato le nuove imprese con finanziamenti a fondo perduto, un rischio a lungo termine”. Come si inverte la tendenza? Per scoprirlo, Auditore è tornato nella sua città natale a maggio dello scorso anno, viaggiando in tutta Italia per incontrare startupper, economisti e rappresentanti delle istituzioni governative; provando ad avviare un dibattito costruttivo ad oggi ancora più fondamentale dopo la lezione della pandemia da Covid. “Siamo stati costretti a interfacciarci con lo smart working e a comprendere quanto l’innovazione tecnologica trasformerà il mondo del lavoro. Eppure l’Italia in questo ha fallito. È duro da ammettere, ma molti lavori manuali sono destinati a essere svolti dalle macchine. Questa rivoluzione è in atto in altri Paesi già da anni”.
L'imprenditore di origini baresi Kalif Auditore |
Come sempre, il founder della Joey Crowd mette a disposizione le sue approfondite conoscenze finanziarie e lo sguardo dedicato ai mercati esteri. Non a caso, quando era ancora studente di ‘Imprenditoria e analisi del rischio tecnologico’ all’Università di Adelaide, Auditore già teneva lezioni di presentazione dei corsi su invito dei docenti. Il nuovo traguardo è l’avvio di un dialogo costruttivo volto a portare gli investitori esteri a scommettere sull’Italia e, soprattutto, la Puglia. La stessa terra che lo ha accolto nel momento di maggiore difficoltà: originario della Costa D’Avorio, è stato adottato da una famiglia barese dopo un’infanzia vissuta nella povertà della terra natale. “D’altronde – conclude l’imprenditore – ogni crisi che si presenta è un’ottima opportunità per crescere”.