(Credits: Juventus) |
di PIERO LADISA – Il mondo del calcio è fatto di parabole inattese che regalano emozioni a tutte quelle persone che le vivono in prima persona. Una di queste è senza ombra di dubbio Maurizio Sarri. Negli scorsi mesi la casa editrice Incontropiede ha pubblicato un libro, scritto dal giornalista Andrea Cocchi, che approfondisce proprio la biografia del tecnico toscano che siede attualmente sulla panchina della Juventus.
In ‘Sarri. Il rosso, l’azzurro, il bianconero’ (pp. 116, € 15,50) Cocchi ripercorre passo dopo passo l’ascesa del mister di Figline Valdarno. Dagli esordi come calciatore di provincia, dove già da adolescente si cimenta per la prima volta come allenatore, passando per la lunga gavetta in panchina che lo porta a una scelta coraggiosa che poi si rivelerà vincente: lasciare il posto fisso in banca per dedicarsi anima e corpo alla vita da allenatore.
Questo è Maurizio Sarri, un uomo deciso che non accetta vie di mezzo e va dritto per la sua strada qualsiasi cosa accada. Come avvenuto nel giugno dello scorso anno quando, dopo la parentesi al Chelsea dove ha vinto l'Europa League, è stato ufficializzato come nuovo allenatore della Juve scatenando l’ira dei tifosi del Napoli che lo avevano eretto a nuovo baluardo nella “lotta contro il palazzo” e che hanno vissuto questa situazione come un secondo tradimento dopo quanto avvenuto nell'estate 2016 con Gonzalo Higuain.
Il racconto di Cocchi non verte solamente sull’aspetto calcistico e sui dogmi tattici di Sarri, ma scava nella sua natura umana anche grazie alle testimonianze di persone che ne hanno condiviso parte del percorso professionale.