Open D- Bari per gli incentivi al commercio di vicinato: online la graduatoria delle prime 500 domande esaminate


BARI - Nell’ambito della misura Open D-Bari, è stata pubblicata questa mattina, sul sito del Comune, a questo link, la graduatoria delle prime 500 domande inoltrate dalle attività commerciali di vicinato per accedere al contributo previsto dal Comune per la ripartenza.

Sono 6 milioni di euro i fondi complessivi che l’amministrazione comunale ha messo a disposizione dei negozi di vicinato che hanno affrontato oltre due mesi di lockdown, nel rispetto del DPCM che ha comportato la chiusura di tutte le attività commerciali ad eccezione di quelle per l'acquisto dei beni di prima necessità.

Dal 22 maggio, data in cui il Comune ha avviato la possibilità di effettuare richiesta per il contributo, ad oggi, sono state registrate 2014 istanze.

I contributi previsti sono:

·        € 1.500 per i titolari di attività economiche operanti nei settori del commercio, dell’artigianato, della somministrazione di alimenti e bevande, sottoposte a disposizioni di chiusura ai sensi del D.P.C.M. del 11.03.2020 e ss.mm.ii.;

·        € 500 per gli esercenti del commercio ambulante titolari di concessione del Comune di Bari a svolgere la propria attività presso i mercati rionali cittadini, per non meno di tre giorni alla settimana, a condizione che dette concessioni siano state sottoposte a sospensione ai sensi dell’ordinanza sindacale n. 2020/00599 del 11.03.2020 e ss.mm.ii.

Dall’esame delle prime 500 domande, 161 sono le imprese ammesse al contributo immediato, 326 quelle per cui si sta procedendo a un’istruttoria per il completamento della documentazione richiesta e in favore delle quali è stata accantonata la somma di € 488.000, a copertura dell’importo previsto e nel rispetto dell’ordine di arrivo delle domande, e 13 le imprese escluse per irregolarità del DURC (ai sensi dell’art. 3 dell’avviso pubblico) o mancata presentazione del documento di identità valido.

“In questi giorni gli uffici hanno lavorato incessantemente per completare l’istruttoria di quante più pratiche possibili e per autorizzare così i pagamenti, nel rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze tramite la piattaforma - dichiara l’assessore all’Innovazione tecnologica Eugenio Di Sciascio -. Già oggi è in liquidazione, per le prime 161 attività, il contributo economico di 1.500 euro, per un totale di circa 245.000 euro. Solo 13 istanze sono state finora respinte per incompletezza dei dati, ma potranno essere riformulate. Per le altre, nel rispetto dell’ordine di arrivo dell’inserimento della richiesta, sono stati già accantonati i soldi utili per i dovuti pagamenti. Nel frattempo sul portale Open stanno continuando ad arrivare richieste e ad oggi siamo ad oltre 2000 istanze di contributo. Siamo perfettamente consapevoli che le somme erogate non risolveranno certamente i problemi degli esercenti e che non restituiranno loro il tempo perduto a causa del lockdown, ma vogliamo che a tutti arrivi un nostro segnale di attenzione concreto e celere, un aiuto effettivo alla ripartenza. Proseguiremo nei prossimi giorni a liquidare ulteriori contributi, sempre nel rispetto dell’ordine di arrivo delle domande”.

“Queste risorse rappresentano un’iniezione di fiducia nei confronti delle nostre attività di vicinato, l’anima dei nostri quartieri e della città - commenta l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone -. Si tratta di fondi che ognuno potrà destinare a quello che ritiene più opportuno, in base alle necessità dell’attività o alle difficoltà che sta affrontando in questi primi giorni di ripresa. Sappiamo che la crisi non è ancora passata e che, nonostante le riaperture, la situazione è ben lontana dal tornare quella che era prima ma chiediamo a tutti di stringere i denti e di non mollare perché, seppure con nuove regole e con qualche sacrificio, stiamo ripartendo e Open è la misura con cui vogliamo tornare a vivere Bari come una città aperta. C’è ancora spazio per nuove domande e invito tutti quelli che ne hanno la possibilità a presentare istanza: i primi pagamenti servono anche a convincere i più scettici che la nostra intenzione di sostenere il commercio barese è reale e stiamo lavorando ogni giorno per renderla concreta”.
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