Ospedale di Monopoli, accesso e percorsi in sicurezza: tra marzo e giugno più di mille ricoveri e 443 interventi


BARI –  Dall’8 giugno l’Ospedale di Monopoli è tornato a regime. Il “San Giacomo”, in realtà, non si è mai completamente fermato, giacchè urgenze e prestazioni non differibili sono state sempre garantite durante la fase emergenziale e con numeri importanti: 887 ricoveri e 347 interventi in urgenza tra marzo e l’inizio di giugno. Ora però sono ripresi anche i ricoveri programmati, gli interventi in elezione (facendo salire a 1094 i ricoveri complessivi e a 443 le operazioni chirurgiche), e tutte le attività ambulatoriali, visite ed esami, nonché i servizi di supporto, compreso un piano di richiamo delle prestazioni sospese in lockdown. Si tratta di circa 3.130 prenotazioni per prestazioni differibili e programmate che, entro ottobre, saranno tutte richiamate ed eseguite. In linea, quindi, con l’obiettivo tracciato dalla Direzione Generale della ASL Bari: rimettere il sistema in equilibrio, recuperando il terreno perduto e insieme assicurando una Sanità pubblica a prova di Covid. 


Il nuovo paradigma della sicurezza

Il ritorno all’auspicata normalità ha contorni diversi, dettati dalla necessità di dover rispettare le misure anti-contagio: è il nuovo paradigma adottato per rendere l’Ospedale il più sicuro possibile. «Gli utenti – spiega il direttore medico Vincenzo Fortunato – appena entrano nel San Giacomo hanno un immediato impatto con le nuove disposizioni: ingresso unico, controlli preventivi e percorsi distinti e ben segnalati per la mobilità interna verso i reparti. L’Ospedale è oggi il luogo più sicuro in cui entrare, a maggior ragione in una fase in cui la sicurezza e la prevenzione rappresentano precondizioni per essere preparati ad ogni possibile evenienza ed è perciò fondamentale sensibilizzare le persone, alle quali chiediamo collaborazione e consapevolezza, da cui dipende la buona riuscita delle attività di prevenzione».

Con alcune procedure sperimentate in fase di emergenza, come l’Area per il Triage Respiratorio in Pronto Soccorso, l’Area Covid medica e quella chirurgica raggiungibili con ascensore dedicato, sala operatoria (con sala parto) per casi Covid-19 sospetti o confermati e intrasportabili, oltre all’ingresso unico per dipendenti e quello riservato agli utenti, che vengono mantenute e in qualche caso adeguate alle esigenze attuali.

L’ingresso in ospedale, ad esempio, prevede la rilevazione della temperatura corporea e l’obbligo di indossare la mascherina ed è consentito solo a chi ha appuntamento e 15 minuti prima dell’orario stabilito. Notevole lo sforzo per l’installazione della segnaletica specifica che guida gli utenti all’interno di ogni percorso, con segnaposto a pavimento e sulle sedute delle sale d’aspetto, igienizzante per le mani posizionato in tutte le aree.


Il Pronto Soccorso resta un caposaldo importante per assicurare la massima sicurezza agli utenti, essendo dotato di Area Triage Respiratorio con 3 posti letto per le emergenze-urgenze, in modo da separare i casi sospetti Covid dal percorso ordinario. Il servizio di Dialisi è stato garantito senza sospensioni e in condizioni di sicurezza, così come il Servizio Immunotrasfusionale (ambulatorio visite T.A.O., trasfusioni, terapia marziale e donazioni di sangue, con 1661 sacche raccolte tra marzo e giugno). Laboratorio Analisi e Radiodiagnostica, ora del tutto operativi, sono rimasti sempre attivi per le prestazioni U, B e oncologiche (codice 048) nonché per tutte le emergenze-urgenze delle unità di degenza. Nuovi, anche in questo caso, i percorsi e la segnaletica, con appuntamenti programmati, presenze contingentate e orari più lunghi per evitare affollamenti e inutili attese.

Pre-ricovero e tampone

Nuova è la modalità di pre-ricovero, per il quale è stata prevista una stanza isolata e sicura in ogni unità operativa. Qui il paziente, sia per il richiamo di interventi sospesi sia per i nuovi, viene accolto per eseguire il tampone e, di norma nella stessa giornata, gli esami e le visite di routine (rx torace, esami ematochimici e visite specialistiche). Superata questa fase, viene disposto il ricovero entro 48-72 ore per l’esecuzione in totale sicurezza dell’intervento chirurgico.


Ricovero e attività in area medica e area chirurgica

Sono già tornate in piena attività le unità operative di Rianimazione, Cardiologia, Chirurgia, Medicina Interna, Neurologia, Pediatria, che hanno comunque sempre assicurato l’emergenza-urgenza. In particolare, l’Ostetricia e Ginecologia è stata impegnata nelle attività ginecologiche e ostetriche in emergenza-urgenza (91 interventi) e in tutte le prestazioni del percorso nascita, con 156 nuovi nati nel periodo tra marzo e giugno. Caso a sé rappresenta l’unità di Urologia, che in fase di picco pandemico è stato il punto di riferimento della Asl Bari per le emergenze-urgenze e patologie uro-oncologiche, con l’esecuzione di 185 interventi chirurgici. Sono 71, invece, quelli eseguiti dalla Chirurgia nello stesso periodo. Ripartite anche Ortopedia e Otorinolaringoiatria, disattivate in fase 1 e ugualmente impiegate nel garantire h24 consulenze per i degenti e per pazienti provenienti dal P.S. La nuova fase, dall’8 giugno, è complessivamente caratterizzata da 207 nuovi ricoveri e dall’esecuzione di quasi 100 interventi chirurgici: 66 in urgenza (8 Ortopedia, 25 Ostetricia e Ginecologia, 16 Chirurgia, 15 Urologia e 2 Otorinolaringoiatria) e 30 interventi maggiori in elezione (21 Urologia, 6 Ginecologia, 2 ORL, 1 Chirurgia), più 5 Day Service chirurgici.


Riavvio completo attività ambulatoriale

Il riavvio delle attività ambulatoriali è ormai completato e a regime. Sono operativi - per tutte le diverse prestazioni specialistiche offerte - gli ambulatori di Cardiologia, Medicina, Neurologia, Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Pediatria, Terapia Anticoagulante Orale, Terapia del Dolore e Urologia.

La ripartenza è segnata dalla riprogrammazione delle attività con nuove fasce orarie (più dilatate) al fine di evitare attese e assembramenti. Le prestazioni prenotate dall’8 giugno in poi sono e saranno regolarmente erogate nei tempi previsti e, in ogni caso, si sta dando priorità al recall delle prestazioni prenotate e sospese dal 9 marzo al 7 giugno. Il piano di recupero prevede che le circa 3.130 prenotazioni bloccate per il lockdown saranno erogate entro i primi giorni di ottobre, se necessario anche con appuntamenti di sabato pomeriggio e nei giorni festivi.

«La ripartenza – rimarca il Direttore Generale ASL Bari, Antonio Sanguedolce  – coincide con un profondo lavoro di riorganizzazione dell’Ospedale secondo i canoni della sicurezza, così come impongono le direttive nazionali e regionali ma anche il buon senso: una garanzia per utenti, fornitori e anche per il personale. Infine, stiamo migliorando anche l’accoglienza e la sistemazione logistica dell’Ospedale con significativi interventi di restyling su alcune unità operative come l’Ortopedia e la Rianimazione».
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