Raro intervento multidisciplinare a Ospedale Santa Maria di Bari salva la vita a paziente 87enne
BARI – Si è trattato di un intervento davvero straordinario e rarissimo quello eseguito da nove medici di tre diverse équipe su un paziente di 87 anni che presentava un quadro clinico molto complesso, con diverse comorbilità che determinavano un alto rischio chirurgico.
L’intervento, eseguito all’Ospedale Santa Maria di Bari, struttura polispecialistica di GVM Care & Research accreditata con il SSN, ha visto lavorare in sinergia specialisti di Emodinamica, Cardiochirurgia e Cardioanestesia e Rianimazione, ed è stato possibile grazie all'uso combinato di onde d'urto, del dispositivo per l’assistenza circolatoria extracorporea (ECMO) e di una sonda ecografica intracoronarica.
Il paziente, un uomo di 87 anni proveniente dalla provincia di Bari, era affetto da Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e presentava una stenosi aortica moderata. Nonostante la coronarografia indicasse una grave ostruzione del tronco comune pari al 90%, alla quale si aggiungevano le ostruzioni della coronaria destra pari al 70-80% e interventricolare pari all’80%, il tutto aggravato da severe calcificazioni diffuse dei vasi.
In considerazione dell’elevato rischio cardiochirurgico dovuto alle numerose comorbilità e all’età del paziente, si è ritenuto opportuno intervenire con un approccio mininvasivo. La combinazione di tre tecniche in un unico intervento e la collaborazione delle tre équipe ha permesso di dare una chance di sopravvivenza al paziente.
(L'Ospedale Santa Maria di Bari) |
Infine, è stato necessario guidare l'intera procedura ed il corretto impianto degli stent in così gravi calcificazioni con sonda ecografica intracoronarica (Ivus) per verificare che l’intervento offrisse poi i migliori risultati immediati e a distanza”.
L'operazione, davvero innovativa, è stata eseguita a Bari dalle équipe di Emodinamica diretta dai dottori Marchese con Vito Margari, Fabrizio Resta e Antonio Tito, di Cardiochirurgia con Giuseppe Speziale, Domenico Paparella e Carmine Carbone, di Cardioanestesia e rianimazione con Ilir Dhojniku e Giuseppe Mastrototaro.