ROMA - Ieri mattina ho trasmesso una comunicazione formale al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, alla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, e al Ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, per sollecitare la nomina dei rappresentanti del Governo centrale nell'ambito del Comitato di Indirizzo della Zona Economica Speciale Interregionale Adriatica. Così in una nota Mino Borraccino, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia.
"Questa ZES che, come noto, - prosegue - interessa la Puglia e il Molise, è stata istituita con Decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 3 settembre 2019, ma non è ancora operativa proprio a causa del mancato
insediamento del Comitato di Indirizzo, e cioè dell'organo chiamato a tracciarne le linee di sviluppo strategico. Le due regioni interessate hanno già provveduto a designare i loro rappresentanti in seno al Comitato, nelle persone del Presidente della Regione Molise, Donato Toma, e del sottoscritto, in qualità di Assessore regionale allo Sviluppo Economico della Puglia, ma è necessario, ora, che anche il Governo centrale faccia la sua parte per consentire la piena operatività anche della ZES Adriatica, come già avvenuto con la ZES Jonica.
Siamo assolutamente consapevoli che l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha rappresentato e continua a rappresentare una priorità che assorbe ogni attenzione da parte del Governo, ma ho evidenziato al Presidente del Consiglio e ai Ministri che c'è un vasto territorio che attende di poter cogliere le opportunità che la ZES può offrire anche per superare l'attuale fase di crisi e, quindi, non si può più aspettare, dovendo il Governo procedere con queste nomine formali, come già sollecitato, tra l'altro, nel gennaio scorso dai due Presidenti di Puglia e Molise, Michele Emiliano e Donato Toma.
Noi, ovviamente, nel corso di questi mesi non ci siamo fermati e abbiamo continuato a lavorare per predisporre significative semplificazioni amministrative volte all’ottenimento dell’Autorizzazione Unica e per strutturare, in modo efficace, la governance della ZES, nella convinzione che le zone economiche speciali rappresentino uno strumento utilissimo per l’attrazione di investimenti e lo sviluppo economico complessivo di un territorio come quello ricompreso nella perimetrazione della ZES Adriatica che vede nella portualità una potente leva di sviluppo e un significativo
fattore di crescita economica. Per questo, visto che in un momento storico così delicato come quello che stiamo vivendo, offrire spazi e opportunità per attrarre nuovi investimenti
assume un valore elevatissimo per la sostenibilità del nostro sistema economico e per l’occupazione, confido nel fatto che presto il Governo centrale provveda alle nomine di sua competenza, in modo da consentire il repentino e completo avvio delle attività della ZES Adriatica. Noi siamo pronti e il territorio non aspetta altro", conclude Borraccino.
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