BARI - "L' inchiesta sulla rivolta nelle carceri che ha avuto una drammatica escalation il 9 marzo scorso, con anticipazioni e retroscena emersi attraverso la stampa, sta facendo emergere in tutta la sua evidenza e drammaticità, ancora una volta, l'emergenza quotidiana nella quale vivono gli operatori in particolare a Foggia, Lucera, San Severo, che presentano una carenza di personale non più sostenibile, a fronte di un sovraffollamento marcato e a un livello di pericolosità delle organizzazioni criminali manifestato proprio dall'evasione di massa dalla casa circondariale del capoluogo dauno. Organizzata nei minimi dettagli, come è apparso evidente sin nell'immediatezza dei fatti. Un quadro nel quale viene meno anche la funzione riabilitativa del carcere, con gli agenti di polizia penitenziaria in particolare sottoposti a uno stress insostenibile, così come il personale di varia natura. E i pannicelli caldi annunciati dal ministro Bonafede non risolvono e risolveranno alcuna criticità, nonostante il livello di guardia sia stato da tempo superato. Servono piuttosto interventi concreti e immediati, a partire da nuove unità di personale, e un'attenzione massima per la situazione delle e nelle carceri pugliesi in generale e della provincia di Foggia in particolare". Così in una nota il consigliere regionale Giannicola De Leonardis.
BARI - "L' inchiesta sulla rivolta nelle carceri che ha avuto una drammatica escalation il 9 marzo scorso, con anticipazioni e retroscena emersi attraverso la stampa, sta facendo emergere in tutta la sua evidenza e drammaticità, ancora una volta, l'emergenza quotidiana nella quale vivono gli operatori in particolare a Foggia, Lucera, San Severo, che presentano una carenza di personale non più sostenibile, a fronte di un sovraffollamento marcato e a un livello di pericolosità delle organizzazioni criminali manifestato proprio dall'evasione di massa dalla casa circondariale del capoluogo dauno. Organizzata nei minimi dettagli, come è apparso evidente sin nell'immediatezza dei fatti. Un quadro nel quale viene meno anche la funzione riabilitativa del carcere, con gli agenti di polizia penitenziaria in particolare sottoposti a uno stress insostenibile, così come il personale di varia natura. E i pannicelli caldi annunciati dal ministro Bonafede non risolvono e risolveranno alcuna criticità, nonostante il livello di guardia sia stato da tempo superato. Servono piuttosto interventi concreti e immediati, a partire da nuove unità di personale, e un'attenzione massima per la situazione delle e nelle carceri pugliesi in generale e della provincia di Foggia in particolare". Così in una nota il consigliere regionale Giannicola De Leonardis.