Dirigente d'azienda riaccende focolaio in Veneto


PIERO CHIMENTI - Un dirigente di una società di 170 dipendenti ha riacceso un focolaio in Veneto. Il contagio è iniziato quando l'uomo lo scorso 18 giugno è partito per un viaggio d'affari entrando in contatto con un uomo risultato positivo al Covid, che si troverebbe in terapia intensiva nel suo Paese. Rientrato in Italia l'uomo d'affari sarebbe partito per Medjugorje con altri tre operai, un serbo e un bosniaco che vivono nel Veneto.

Rientrato in Italia ha continuato a frequentare gente, partecipare ad una festa di compleanno ed un funerale, dove pare abbia abbracciato la vedova. Secondo quanto ricostruito, pare che il giorno dopo l'uomo si sia deciso a fare il tampone all'Ospedale Noventa vicentina, risultando positivo, e solo dopo tante insistenze avrebbe accettato il ricovero presso l'ospedale San Bortolo di Vicenza, dove si troverebbe rianimazione, intubato a pancia in giù.

Secondo quanto rilevato da Francesca Russo, che segue l'evoluzione del virus nel Veneto, sarebbero 89 le persone in quarantena tra il Vicentino, il Veronese e il Padovano.

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