Indagine su presunto voto di scambio, M5S: “Emiliano ha sempre girato la testa dall'altra parte, via a iniziative forti per il voto trasparente”


BARI - “Ne rimarrà soltanto uno… ormai abbiamo perso il conto degli assessori indagati in cinque anni di Giunta Emiliano. Ultimo in ordine di tempo l’assessore Pisicchio per presunta corruzione: avrebbe favorito assunzioni in cambio di voti alle prossime regionali". Così in una nota la candidata presidente alla Regione Puglia del M5S Antonella Laricchia.

"Un tempo all'avviso di garanzia seguivano almeno le dimissioni - prosegue Laricchia -, ma da quando tra gli indagati c'è anche lui, Emiliano ovviamente non ha più avuto il coraggio di chiederle. Più volte gli abbiamo chiesto di venire a riferire in Consiglio o nella commissione regionale di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia. Invece niente è stato fatto. Ringraziamo la magistratura per il lavoro che sta svolgendo e siamo sicuri verrà fatta la massima chiarezza. Serve però una risposta politica forte contro il voto di scambio. Quella che chiedevamo già dopo la condanna di 23 persone, molte delle quali affiliate al clan Di Cosola, che avrebbero tentato di condizionare l'esito delle regionali pugliesi 2015 procurando voti in cambio di denaro, a Natale Mariella, candidato con la lista 'Popolari' a sostegno di Michele Emiliano. Ma l'ex magistrato si è ben guardato dal dire anche solo una parola. Presto lanceremo iniziative per garantire un voto trasparente e pulito. Solo così la Puglia potrà davvero cambiare”.

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