Perchè nei mattatoi nascono nuovi focolai
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, uno dei motivi è riconducibile ai turni di lavoro molto lunghi, che costringono molti lavoratori a stare in prossimità tra loro, con l’evidente impossibilità di rispettare il distanziamento sociale. Questo perché la lavorazione della carne avviene in grande velocità e gli operai sono costretti a stare molto vicini per seguire tutti i processi.
La velocità che impone questa catena di montaggio spesso affatica gli operai per i quali risulta ancor più complicato respirare con la mascherina. A questo si aggiunge la necessità, da parte degli operai, di comunicare urlando per sovrastare il rumore delle macchine.
A compromettere ancor di più la sicurezza di questi ambienti di lavoro sono le basse temperature, necessarie per conservare al meglio la carne che, stando a quanto osservato fino ad oggi, sembrano favorire la proliferazione del virus.
A queste motivazioni si aggiunge anche il fatto che molti dei dipendenti dei mattatoi provengono da contesti socio-economici svantaggiati, e sono spesso sottopagati e vivono in appartamenti sovraffollati dove è impossibile rispettare la distanza.