Regionali Puglia, Zullo (FdI): "Per Emiliano solo lui e Lopalco possono essere assessore alla Sanità"


BARI - “Nei giorni scorsi Emiliano partecipando a Barletta, in qualità di presidente ma soprattutto di assessore alla Sanità, a un incontro dell’Ordine dei Medici ha detto che aveva tenuto in questi anni la delega alla Sanità perché se l’avesse data ad altri (propri consiglieri) avrebbero fatto ‘bassa macelleria’. Che non fosse proprio un complimento l’avevo intuito, ma per essere sicuro sono andato sul Dizionario Treccani: ‘persona disonesta o malvagia: non fidartene, è un malacarne’. Così il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.

“Ma ieri Emiliano - prosegue - ha detto che chiederà ai pugliesi se vogliono come assessore alla Sanità una persona ‘COMPETENTE’ come Lopalco. Io sono certo che qualsiasi consigliere di maggioranza sarebbe stato molto più competente di Emiliano visti i disastri che ha combinato, ma per lui l’unico competente al quale darebbe la delega ? Lopalco, una gravissima offesa ai tanti docenti delle nostre Università che nulla hanno da invidiare a Lopalco e che ben avrebbero potuto guidare la Sanità da assessori esterni. Anzi molti di loro sono suoi maestri.

“Sono contento di essere dalla parte avversa a quella che guida Emiliano perché mi spiace molto per i colleghi consiglieri di maggioranza che reputo persone per bene, fra i quali anche l’ex assessore alla Sanità con Vendola e alcuni colleghi medici. Quello che non capisco è quel loro silenzio di fronte a simili affermazioni che ledono onore e dignità non solo delle loro persone ma anche delle loro famiglie e degli elettori che credono in loro. Perché nessuno di loro non si indigna di fronte a queste affermazioni? Lasciano correre non pensando che aver dato indirettamente a loro dei ‘disonesti, malvagi e malacarne’ a essere colpiti dagli schizzi di fango sono anche le persone a loro vicine, la loro famiglia, i loro cari.

“A meno che in questa campagna elettorale non spiegano alla gente che Emiliano è un quaquaraquà!”, conclude Zullo.
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