Ssc Bari, da dove ripartirà De Laurentiis?
NICOLA ZUCCARO - Da dove e con chi ripartire per un Bari altamente competitivo nella Serie C 2020-21? All'indomani della finale dei play-off persa a Reggio Emilia che ha consentito ai padroni di casa dell'Audace (Ex Reggiana) di approdare in Serie B, entrambe le domande costituiscono un rebus per Luigi De Laurentiis. Il n.1 biancorosso, pur menzionando la parola "ripartenza" nella lettera aperta ai tifosi (scritta poche ore dopo la cocente sconfitta) e probabilmente per non avere ancora metabolizzato l'insuccesso, non ha evidenziato gli assetti dai quali dover ricominciare.
Il primo di essi, per la gerarchia che contraddistingue qualsiasi società di calcio, è la dirigenza sportiva. Non poche sono state le critiche rivolte all'attuale Ds Matteo Scala, ritenuto il principale responsabile di una stagione nata male con la conferma di Cornacchini e finita peggio, con la scelta del rispettivo sostituto, nella persona di Vincenzo Vivarini. Quest'ultimo, avendo mancato sul più bello (ossia nella finale) il prolungamento a 27 risultati utili consecutivi della propria imbattibilità, è il secondo accusato a salire sul banco degli imputati di un processo nel quale non è immune da ulteriori accuse anche la squadra.
Essa, composta da calciatori poco avvezzi alla durezza che caratterizza il campionato di C, non hanno fatto la differenza anche per quel passo di gamba, non sufficientemente assimilato, attraverso una preparazione atletica altrettanto discutibile. Essa, alla pari di quella tecnico-tattica, si è rivelata insufficiente nella relativa gestione, forse anche a causa di un allenatore non all'altezza del progetto Promozione. E se è vero come è vero che in ogni blasone calcistico il pesce puzza sempre dalla testa, è altrettanto vero che il principale imputato è proprio Luigi De Laurentiis.
L'attuale presidente reo, pur suo malgrado, di aver pagato il costo del noviziato nell'approdo del Bari al professionismo, non ha puntato su profili autenticamente baresi. Sì, baresi. Perchè la ripartenza e il rilancio del marchio SSC Bari dovrà fondarsi sul recupero di quella baresità, assente in altri settori della vita economica, culturale e produttiva del capoluogo pugliese.