TARANTO - L'Amministrazione provinciale guidata dal Presidente Giovanni Gugliotti lancia il programma “La Terra Jonica si fa strada”, un poderoso piano di investimenti destinato a rinnovare la viabilità delle arterie di competenza della Provincia di Taranto, un patrimonio di oltre 1.300 chilometri di strade, che percorre tutto l'arco jonico, da Avetrana sino a Ginosa.
Superato il lockdown legato all'emergenza Covid, il programma è stato reso subito operativo, grazie al lavoro dei tecnici del settore Viabilità dell'Ente di Via Anfiteatro, con l'apertura dei primi cantieri, segnalati da una speciale e riconoscibile cartellonistica. In questi giorni, lungo le strade della Provincia se ne contano ben 18 di interventi, per circa 3.500.000 euro di spesa, oltre alla ripresa dei lavori del I e II lotto della tangenziale Sud.
Nel versante orientale sono infatti aperti i cantieri sulle: S.P. 141 Maruggio – Torre Colimena – Lecce; ex SS 603 Carosino – Francavilla; SS.PP. 79 e 86 Grottaglie – Mare; SS.PP. 109-110 San Giorgio – Pulsano.
Attorno alla città dei due mari si segnala il cantiere sulla S.P. 104 Salina Grande, arteria molto utilizzata nel periodo estivo per raggiungere con un percorso alternativo la litoranea. In direzione Martina, perla della Valle d'Itria, aperti diversi cantieri: S.P. 66 verso Villa Castelli, S.P. 53 verso Mottola, ex SS 581 verso Massafra e S.P. 62 verso Ostuni, oltre ai lavori avviati da tempo sulla S.P. 58 verso Alberobello.
Nel versante occidentale, ai confini con la provincia di Matera, cantieri in corso sulla S.P. 2 a Ginosa ed S.P. 6 a Laterza. Sempre nella città del pane, cantieri sulla S.P. 17 verso Santeramo e S.P. 22 verso Altamura. In zona Mottola, attivo il cantiere sulla S.P. 23, importante bretella di collegamento dalla SS 100 alla SS 7, passando dal casello autostradale di San Basilio. Proseguendo verso il litorale occidentale, è attivo anche il cantiere sulla S.P. 13 in direzione Castellaneta Marina.
Fin qui il corposo elenco dei cantieri aperti, ma il programma “La Terra Jonica si fa strada” continua con ulteriori investimenti sino al 2022. Le prossime scadenze degli uffici sono legate alla pubblicazione dei prossimi bandi di gara, che riguardano il ripristino dei tombini stradali sulle SS.PP. 15 e 16, sulla rotatoria tra le SS.PP. 13 e 10 sulla SP 79, oltre che per completare la progettazione per gli inteventi programmati e già finanziati per il biennio 2021 e 2022.
L'obiettivo è rinnovare l'intera rete esistente entro tre anni e progettare allo stesso tempo nuove opere pubbliche, in grado di recuperare il gap di infrastrutture che la Provincia di Taranto sconta rispetto ad altri territori, con una progettualità sostanzialmente ferma agli anni 70 del secolo scorso.
A tal proposito, il Presidente Gugliotti è pronto a portare all'attenzione del Consiglio Provinciale il Masterplan della viabilità provinciale, che mette insieme 23 interventi straordinari per oltre 300 milioni di investimento e traccia le linee di indirizzo delle infrastrutture stradali della Terra Jonica, riorganizzata in modo ideale, per superare in modo sistemico le criticità del territorio e fornire delle risposte per lo sviluppo dell'intero territorio, attraverso una visione complessiva delle azioni da compiere.
«Da questi interventi può ripartire la Provincia di Taranto – commenta il Presidente Gugliotti – dotando il territorio di infrastrutture per le quali non possiamo più attendere. Come dire, senza strade non andiamo da nessuna parte! Su questo siamo al lavoro sin dal primo giorno del nostro mandato, lavorando su due fronti: da un lato la manutenzione dell'esistente e dall'altro elaborando un nuovo parco progetti: il Masterplan della viabilità provinciale. Si tratta di una pianificazione di sistema, che richiede tuttavia un'adeguata dotazione finanziaria. Per questo, è necessario che l'intera provincia di Taranto faccia fronte comune per sollecitare ad ogni livello possibile il finanziamento di opere strategiche per il rilancio e riconversione economica del territorio ionico, anche inserendo questa programmazione nel Contratto Istituzionale di Sviluppo dell’area di Taranto. Senza fondi esterni al bilancio dell'Ente, è infatti impossibile recuperare il gap di infrastrutture e dare risposte alle necessità delle comunità di Terra Jonica».