ROMA - “Tutelare la salute dei cittadini di Taranto appurando cosa sia successo, individuando eventuali responsabilità su quanto di inquietante e’ accaduto sabato scorso dove, la città è stata spazzata da fortissime raffiche di vento che hanno sollevato pericolose nubi di polveri dalla zona dei parchi minerali dello stabilimento ex Ilva. Si perde ancora tempo in trattative poco concludenti mentre la città viene invasa e mortificata da tempeste di polveri dall'ex Ilva. L’Ugl chiede che, scattata l'inchiesta della Procura della Repubblica, venga accertata anche l’avvenuta attuazione di tutte le prescrizioni e procedure previste dalle norme aziendali, procedendo e sanzionare eventuali illeciti e danni subiti al territorio e per la salute dei cittadini”.
Il segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera insieme a Domenico Gigante, segretario della federazione di Taranto e Alessandro Di Pino, Rsu Ugl in ArcelorMittal, fanno sapere che, “la cittadina Ionica non può essere ancora vittima di politici di turno che non sarebbero capaci a mettere in sicurezza i lavoratori, le famiglie e il territorio. Sabato scorso, torna rovente il rapporto tra la grande fabbrica dell'acciaio e la città. Apprendiamo con soddisfazione – proseguono i sindacalisti – che anche il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci si è mosso su tale incidente: come Ugl, si è riservata di dare successivamente mandato ai propi legali della federazione, per verifiche opportune affinché ci possano essere gli estremi nel poter mettere in atto possibili iniziative giudiziarie per tutelare la città e tutti i dipendenti da tali vergognosi incidenti che vanno prevenuti e scongiurati. Il territorio – concludono Spera, Gigante e Di Pino – non può continuare a pagare ancora un prezzo alto sull’inquinamento che a volte viene causato dalla mano dell’uomo o da eventi atmosferici: riteniamo di avere chiarezza assoluta se sussisterebbero esserci condotte illecite, con verifica puntuale sulle fonti emissive delle polveri provenienti dall’area industriale ex Ilva che ha buttato la città in uno sgomento a causa di una tempesta di acqua, grandine e vento sviluppando una nube di polvere rossa proveniente dallo stabilimento diffondendosi soprattutto nel popoloso quartiere Tamburi. Fiduciosi nel lavoro della Procura della repubblica di Taranto, l’Ugl metalmeccanici spera e chiede che al più presto venga fatta piena luce sull’accaduto”.