MILANO - "A livello personale non è stata un’annata semplice, è stata dura. Non è stato riconosciuto il lavoro mio e dei calciatori, ho trovato scarsissima protezione da parte del club. Quando vuoi vincere, devi essere forte in campo e fuori. C’è da parlare col presidente, ma il presidente è in Cina. Non mi piace quando la gente sale sul carro, sul carro bisogna starci sempre. E all'Inter questo non succede" ha dichiarato l'allenatore dell'Inter, Antonio Conte.
"Sono stato portato qui per un progetto diverso. A fine stagione dirò cosa non mi è andato bene, qualcosa già l'ho detto. Non mi è piaciuta la protezione zero nei confronti di calciatori e allenatore. Fino a 15 giorni ci sono state palate e palate di cacca nei confronti miei e dei giocatori. Ci deve essere protezione. Io ho una visione del percorso che c'è da fare e non sto parlando di mercato. Ci sono margini di miglioramento grandissimi, vediamo se il proprietario lo capisce. Farò le mie valutazioni, poi Dio vede e provvede. Io ci metto sempre la faccia, ma fino ad un certo punto: nessuno è scemo... uno il parafulmine lo fa il primo anno, il secondo anno... Errare è umano, perseverare è diabolico..." ha dichiarato ancora Antonio Conte ai microfoni di Sky Sport.