ROMA - Salgono ad oltre 600 gli interventi aerei necessari lungo la Penisola per spegnere i roghi in una estate di fuoco con pesanti danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. E’ quanto emerge da una elaborazione della Coldiretti sulle richieste trasmesse dalle regioni al Dipartimento della Protezione civile per chiedere l'intervento dei mezzi della flotta aerea dello Stato a supporto delle operazioni di spegnimento delle fiamme dal 15 giugno. Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco – sottolinea la Coldiretti - ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.
E’ quanto stima la Coldiretti sugli effetti degli incendi divampato da Altofonte alle aree protette della riserva dello Zingaro in Sicilia ma in altre regioni della Penisola. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, con la caduta del 30% di precipitazioni in meno nei primi sette mesi dell’anno, a preoccupare – precisa la Coldiretti – è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente.
Nelle aree bruciate dall’incendio – continua la Coldiretti – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di appassionati ma viene anche a mancare un importante polmone verde. Un costo drammatico che l’Italia è costretta ad affrontare ogni anno su tutto il territorio nazionale perché – conclude la Coldiretti - manca l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio.
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