VITTORIO POLITO - In un momento assai critico per “La Gazzetta del Mezzogiorno”, per le note vicende giudiziarie della proprietà, è stato pubblicato da LB Edizioni il volume di Nicola Mascellaro “La Gazzetta del Mezzogiorno dal 1887” (storia del quotidiano più longevo del Sud), che nel prossimo novembre compie ben 133 anni.
Nicola Mascellaro ha ricoperto la carica di responsabile dell’Archivio di documentazione e dei Servizi Tecnici di Redazione della ‘Gazzetta’ ed è autore di varie pubblicazioni.
Il volume, che si avvale della prefazione di Giuseppe De Tomaso, attuale direttore della testata, fa la storia del quotidiano dei baresi e dei pugliesi, fin dalle origini (“Corriere delle Puglie”, “Gazzetta di Puglia)”, per arrivare ai giorni nostri con la storica “La Gazzetta del Mezzogiorno”, orgoglio di Bari, della Puglia e della Basilicata.
Mascellaro ricorda, per la prima volta, il passato editoriale del “nostro” giornale con all’interno la storia di tutti i meridionali di Puglia e Basilicata (baresi, brindisini, leccesi, foggiani, tarantini, potentini e materani) che, senza la “Gazzetta”, non avrebbero avuto storia.
Scrive De Tomaso nella prefazione che «Un giornale, soprattutto se sceglie la funzione di sindacato del territorio, non può rimanere a guardare. Il suo compito, quasi istituzionale, deve e dovrà essere sempre quello di pungolare, stimolare, incalzare le classi dirigenti locali per non perdere di vista la bussola del Mezzogiorno, di un Mezzogiorno che non può vivere di elemosine, ma di riscatto, di voglia di fare, di occasioni da cogliere».
Anche chi scrive ha avuto l’onore dell’ospitalità nelle colonne della Gazzetta con alcune sue note (2014 e 2015), e le recensioni di alcuni suoi libri sulla “Baresità”, oltre alle numerosissime “Lettere al Direttore”, relative ai problemi della nostra città, al dialetto, all’Università, al Policlinico, ecc.
Alla ‘nostra Gazzetta’, della quale non si può fare a meno, i più cordiali auguri di lunga vita e di buon lavoro a tutti i collaboratori.