FRANCESCO GRECO - L’orgogliosa rivendicazione di un’identità comune al popolo meridionale, una memoria condivisa, un’appartenenza fiera e riccamente innervata: è il “manifesto” sottinteso del movimento politico-culturale “Sud Indipendente”, fondato nel 2009 da Massimo Calabrese, che ne è anche il presidente.
Sembrerebbe una visione un pò datata, elitaria, di nicchia, ripiegata su se stessa, nella metabolizzazione lunga, aspra e complessa di un passato che, inaspettatamente, dopo oltre un secolo e mezzo, riemerge nella sua nobiltà e infinite contraddizioni, ma in senso dialettico e nient’affatto retoricamente celebrativo, anche nel revisionismo storico che spazia nella saggistica da Paolo Mieli a Pino Aprile.
Che, per altro, si inseriscono in un solco aperto già all’indomani della fine del Sud-Nazione, o Regno delle Due Sicilie, con le riflessioni sul “tramonto”, che c’è chi chiama annessione, iniziata da storici illustri, fra cui Carlo Alianello.
Nessuna nostalgia, né strabismo, dunque, anzi, al contrario, il movimento guarda al futuro e si pone obiettivi importanti e sfide al passo coi tempi. Il suo motto è: “Conoscere il passato, per capire il presente e progettare il futuro”.
Tanto che, dopo aver aggiunto la parola “Puglia” nel logo, ha deciso di partecipare alle elezioni regionali in itinere (20-21 settembre) con proprie liste presentate in tutte le sei province della regione, a sostegno della ricandidatura del governatore uscente Michele Emiliano.
<<Esprimiamo i più profondi ringraziamenti per l’opportunità concessaci nel sostenere la sua rielezione – osserva l’attrice Stefania De Palo, candidata nella BAT del movimento “Sud-Puglia Indipendente” – nel consentirci di portare ai più alti livelli politici la lotta per il riscatto culturale, storico e sociale del nostro Sud”.
A riprova che la sfida è scagliata in un domani cosparso di incognite, in un Mezzogiorno in cui il Covid-19 ha aggravato una situazione economica già complicata inasprendo la povertà e la marginalità, come i cavalieri medievali che lanciavano il cuore oltre l’ostacolo, ecco alcuni punti qualificanti del programma che Ezio Spina (segretario regionale e vicepresidente nazionale) e Krizia Spina, candidata, Gianni Perniola, Giacinto Giorgio e tanti altri porteranno in giro per la Puglia: <<Lotta alla criminalità organizzata inserendo nella statuto della Regione la costituzione di parte civile nei procedimenti giudiziari per associazione a delinquere>; tutela dell’ambiente e salvaguardia della salute dei lavoratori e i cittadini; le energie rinnovabili; una rete consortile fra tutte le tipologie aziendali regionali; divulgazione e restaurazione dell’identità storico culturale regionale; un fondo “sovrano” regionale per il sostegno delle attività imprenditoriali di produzione di beni e servizi; la gestione dei rifiuti puntando alla politica dei rifiuti zero; i patrimoni confiscati alle organizzazioni criminali da far confluire nel patrimonio regionale>>.
Il concept contiene anche una presa di posizione, come dire, “di genere”, nel recupero di una figura di eroina quasi dimenticata, Michelina Di Cesare, che, da madre “che non ha potuto crescere i suoi figli”, si oppose fieramente all’omologazione e alla devastazione della sua terra, quel Sud che all’Expo di Parigi (1856) fu premiato quale terza nazione più prospera e sviluppata al mondo, dando la vita, scegliendo “di morire libera”.
Aggiunge Stefania De Palo: <<E’ un esempio del contributo di valori e passione dato dalla giovane guerrigliera, bella donna del Sud, che a soli 20 anni, armi in pugno, combatté l’invasore piemontese per un futuro di libertà e dignità>>.
Ha lasciato scritto: “Sono quella che non voleva una vita sottomessa…”. Un messaggio commuovente quanto attuale per le donne del XXI secolo che continuano la sua lotta.