BARI - Questa mattina il Consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2020/2022. In apertura di seduta è stato ribadito che lo schema di programmazione approvato è caratterizzato dai numerosi provvedimenti governativi emanati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 che hanno inciso, rispetto alle precedenti manovre, non soltanto sui tempi di approvazione ma soprattutto sui principali contenuti di carattere finanziario.
A partire dallo scorso mese di marzo la grave crisi economica determinata dall’emergenza sanitaria ha indotto il legislatore a introdurre una serie di norme che da un lato hanno ulteriormente differito i termini di approvazione del bilancio 2020/2022 e delle deliberazioni in materia di fiscalità locale, dall’altro hanno creato un complicato sistema di contribuzione statale necessario per contrastare prevedibili effetti in termini di minori entrate e maggiori spese conseguenti alla suddetta crisi.
“Possiamo definire questo documento di previsione un vero e proprio bilancio di “emergenza Covid” - spiega l’assessore al ramo Alessandro D’Adamo -, perché in una situazione di emergenza mondiale, come quella vissuta e di cui ci apprestiamo ancora a vivere gli strascichi, non potevamo far altro che dedicare tutti i nostri sforzi alla determinazione di un documento che da un lato puntasse a sostenere la spesa corrente e i servizi alla collettività, dall’altro a individuare tutti quei provvedimenti e adempimenti normativi che ci consentissero di sostenere le imprese e le attività che hanno subito, forse per la prima volta nella loro storia di impresa, un periodo di chiusura forzata così lungo. Per fortuna, grazie alla solidità del bilancio comunale maturata negli anni passati e al lavoro profuso in tutte le sedi istituzionali da parte dell’Anci, il Governo si è impegnato a sostenere gli enti locali con una serie di trasferimenti che ci hanno permesso di far fronte alle minori entrate e a tutti gli adempimenti che abbiamo dovuto affrontare per la salvaguardia e la gestione di alcuni servizi comunali (sanificazione, DPI, adeguamento scuole), oltre che di rimodulare la spesa riservata ad alcune categorie che hanno affrontato più difficoltà nei mesi dell’emergenza, quindi negozi, famiglie, operatori culturali e strutture scolastiche”.
In questo contesto così complesso la politica fiscale espressa dallo schema di bilancio 2020/2022 tende a conciliare il livello di pressione fiscale locale con le esigenze del civico bilancio, perseguendo sempre l’obiettivo di equilibrare il carico tributario verso i cittadini e le imprese, soprattutto nel corso del 2020, tenendo sempre presente l’eccezionale momento di difficoltà che vive l’intero Paese, che ha determinato pesanti ripercussioni negative sull’intero tessuto sociale, in particolare sulle attività economiche obbligate alla chiusura.
La manovra approvata dal Consiglio comunale, quindi, si basa sulle previsioni di entrata 2020/2022 che rispecchiano, proprio per il 2020, i gettiti programmati nella precedente programmazione 2019/2021 con le dovute riduzioni che il Consiglio comunale nelle scorse settimane ha approvato al fine di mitigare il carico tributario a valere sulle imposte dovute al Comune.
Dall’esame di ogni singolo tributo, emerge quanto segue:
IMU: la previsione di gettito per il triennio 2020/2022 è sostanzialmente pari alla somma delle previsioni 2019 a titolo di IMU e TASI, assicurando parità di pressione fiscale rispetto agli esercizi precedenti, con la sola eccezione del 2020 per il quale la previsione risulta prudenzialmente ridotta in misura pari al ragionevole e prevedibile calo di riscossioni conseguenti all’emergenza da COVID-19. Le aliquote e le agevolazioni sono determinate ai sensi dei commi 738-783 della Legge 160/2019 (Legge di Bilancio 2020);
TARI: le tariffe 2020 sono confermate nelle stessa misura stabilita per il 2019 in quanto l’amministrazione ha inteso avvalersi della facoltà espressamente prevista dal comma 5 dell’art. 107 del D.L. n. 18/2020, che ha consentito ai Comuni di approvare anche per l’anno 2020 le stesse tariffe del Tributo comunale sui rifiuti (TARI), come applicate per l’anno 2019, con l’introduzione di ulteriori riduzioni di natura regolamentare da concedersi, esclusivamente per l’annualità 2020, alle attività economiche danneggiate dall’emergenza da COVID-19 in misura pari al 25% (3/12) della TARI dovuta per l’anno 2020, la cui copertura è assicurata dal civico bilancio attraverso il ricorso alle risorse derivanti dalla fiscalità generale del Comune, da individuarsi nell’ambito dei fondi assegnati dal Governo al Comune di Bari a titolo di ristoro per le minori entrate introitate nel periodo di lockdown (complessivamente circa 14,5 milioni).
Sempre per quanto riguarda la TARI, sono state introdotte agevolazioni per l’impiantistica sportiva comunale, anche al fine di promuovere l’affidamento in concessione a soggetti privati della gestione degli impianti sportivi di proprietà comunale, prevedendo il trasferimento degli oneri di manutenzione a carico dei concessionari
Imposta di Pubblicità e i Diritti sulle Pubbliche Affissioni: le tariffe sono state approvate con la deliberazione di giunta n. 354 del 23 luglio 2020. Per il solo anno d’imposta 2020 si applicano le aliquote tariffarie dell’Imposta Comunale sulla pubblicità dettate dal D.Lgs. n. 507/1993 aggiornato al D.P.C.M. del 16.02.2001, con conseguente non applicazione delle maggiorazioni tariffarie disposte successivamente.
Le previsioni per Addizionale Comunale all’Irpef risultano determinate in relazione alle aliquote stabilite con deliberazione consiliare n. 42 del 31.07.2012 e il gettito atteso è coerente con l’andamento storico del tributo e le aspettative di crescita della base imponibile, tenuto in ogni caso in debito conto della contrazione di gettito ragionevolmente prevedibile in base all’emergenza da COVID-19.
Le previsioni per la TOSAP risultano determinate in relazione alle aliquote stabilite con Deliberazione di Giunta n. 66 del 01.02.2007 e sono confermate anche per l’anno 2020, con l’introduzione di una forma di ristoro compensativo da parametrarsi al periodo di sospensione delle attività commerciali e imprenditoriali che ha interessato tutta la prima fase emergenziale, e in particolare i mesi di marzo e aprile 2020, utilizzando quale copertura finanziaria le risorse stesse trasferite dal Governo agli enti locali a titolo di ristoro per le minori entrate comunali venutesi a determinare a seguito del medesimo periodo emergenziale sanitario.
Mutui: anche con la programmazione 2020/2022 non è previsto il ricorso all’accensione di nuovi prestiti a titolo oneroso per il finanziamento dei numerosi interventi presenti nel Programma triennale delle opere pubbliche.
Per cui, per il quinto anno consecutivo, al finanziamento dei principali lavori pubblici sul territorio cittadino, si è previsto di ricorrere unicamente con risorse dell’ente costituite prevalentemente dai proventi delle concessioni edilizie, dai ricavi di alienazione e dalla devoluzione di mutui già concessi in esercizi precedenti e non interamente utilizzati, nonché dai numerosi trasferimenti da parte di altre pubbliche amministrazioni.
Decentramento amministrativo - Municipi: le decisioni di spesa assunte per il triennio 2020/2022 salvaguardano tutte le dotazioni a disposizione dei cinque Municipi nelle specifiche funzioni decentrante (Istruzione, Sport, Cultura, Welfare, ecc.), senza alcuna riduzione in conseguenza dell’emergenza da COVID-19.
Le previsioni 2020/2022 assegnate per Sport e Cultura risultano addirittura raddoppiate rispetto a quelle assegnate con lo scorso bilancio, mentre quelle relative alle altre funzioni risultano sostanzialmente confermate nella medesima misura dell’esercizio 2019.
Inoltre, per favorire piccole ma importanti lavorazioni sui rispettivi territori risulta confermata l’assegnazione annua per ciascun Municipio di € 95.000 da destinare ad interventi di arredo urbano immediatamente disponibile subito dopo l’approvazione del Bilancio.
PON METRO 2014/2020 e altri Programmi di finanziamento
Con la programmazione 2020/2022, un sicuro positivo impatto per la città potrà ottenersi grazie all’utilizzo delle risorse previste dai numerosi programmi di finanziamento ai quali il Comune di Bari risulta ammesso o intende candidarsi, tra i quali PON METRO 2014/2020, POC METRO, PON Inclusione, PATTO PER BARI, e altri trasferimenti statali, molti dei quali dedicati proprio alle misure adottate dall’ente per fronteggiare l’emergenza da COVID-19 in ogni contesto possibile, assetto produttivo, welfare, scuole, politiche giovanili, adeguamento scuole, potenziamento dei servizi.
SINTESI DEI PRINCIPALI DATI FINANZIARI
Sintetizzando i contenuti della manovra 2020/2021 si evidenzia che:
Le previsioni per titoli delle entrate formulate per il 2020 ammontano a € 844.327.179,18. Le entrate correnti (tributarie Tit.I, da trasferimenti Tit. II ed extratributarie Tit. III) finalizzate al funzionamento dell’ente e all’erogazione dei servizi alla collettività ammontano a € 418.941.049,92. L’incidenza delle entrate proprie, Titoli 1 e 3 sul totale delle entrate correnti, è del 70,62% ed esprime il grado di autonomia finanziaria dell’Ente.
Di seguito il prospetto riepilogativo per titoli delle entrate 2020/2022:
Le previsioni di spesa per l’annualità 2020 del bilancio 2020/2022 ammontano complessivamente a € 1.021.247.713,05.
Le spese correnti, pari a € 496.302.804,62 per il 2020, rappresentano il 48,63% del totale delle spese (al netto del disavanzo di amministrazione), quelle in conto capitale pari a € 371.274.525,93 (Tit. 2 + Tit. 3) rappresentano il 36,38% e quelle per rimborso di prestiti, pari ad € 3.228.493,58 (Tit. 4), rappresentano lo 0,32%.
Con riferimento alla spesa corrente, ovvero quella destinata all’organizzazione, approvvigionamento ed erogazione dei servizi alla collettività, l’importo complessivo è di € 496.302.804,62.
Naturalmente, nell’ottica di salvaguardare le fasce più deboli della cittadinanza, con la manovra 2020 risultano inalterate, rispetto al 2019, tutte le dotazioni di bilancio dedicate al welfare, all’istruzione, alle politiche giovanili e del lavoro, alla cultura e allo sport, avvalendosi dei numerosi contributi europei, statali e regionali messi a disposizione per fronteggiare la generalizzata crisi connessa con l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Personale e programmazione
L’atto di programmazione del fabbisogno di personale 2020/2022 risulta redatto in modo da assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi e in coerenza con le disponibilità finanziarie.
Nella quantificazione della spesa si è tenuto conto degli adeguamenti retributivi previsti e prevedibili sulla base delle norme di legge, del contratto collettivo nazionale e dei contratti locali.
Le assunzioni programmate per il triennio 2020/2022 assicurano l’integrale copertura dei posti che si rendono di volta in volta vacanti per via dei pensionamenti.
Per cui in continuità con la politica assunzionale avviata negli anni scorsi, anche nel triennio 2020/2022 saranno avviati numerosi concorsi pubblici per il reclutamento di personale di varia qualifica.
Nel complesso il Bilancio di Previsione 2020/2022 risulta impostato cercando di mantenere inalterato il volume di spesa dedicato all’erogazione dei servizi alla collettività, così come assicurato con le programmazioni precedenti. Tuttavia, l’emergenza da COVID-19 ha reso necessario recepire una serie di rideterminazioni rispetto alle entrate e alle spese che sono riassunte nell’elenco che segue:
ENTRATE
- IMU meno € 4.600.000 rispetto al 2019;
- Addizionale Irpef, meno € 1.000.000 rispetto al 2019;
- TARI meno € 3.300.000 rispetto al 2019, assicurando anche le riduzioni 2019 PAP (Circa 4.000.000);
- TOSAP, meno € 370.000 rispetto al 2019;
- Imposta sulla Pubblicità, meno € 500.000 rispetto al 2019;
- Proventi da servizi, meno € 850.000 rispetto al 2019 (diritti di segreteria, rette refezione scolastica, rette asili nido, compartecipazioni ai servizi welfare, ecc.); con un perdita di gettito di oltre 14 milioni di euro, a fronte della quale l’Ente ha potuto contare, in parte, a valere sui trasferimenti assegnati con il DL 34/2020 e precisamente, il Trasferimento per funzioni fondamentali (art.106), di circa 14.600.000, il trasferimento compensativo IMU settore turistico (art.177), di circa 268.000 e il trasferimento compensativo minori entrate TOSAP (art.181, c.5), di circa 293.000.
SPESE
A carico del Bilancio comunale:
- acquisto dispositivi per emergenza da COVID-19 € 600.000
- sistemi informatici per emergenza COVID-19 € 200.000
- servizi di custodia aggiuntiva per emergenza COVID-19 € 100.000
- rimborsi TOSAP da agevolazioni per emergenza COVID-19 € 500.000
- servizi di pulizia e sanificazione aggiuntivi per emergenza COVID-19 € 2.500.000
- Integrazione servizi Welfare per emergenza COVID-19 € 500.000
- Assunzioni personale tempo determinato scuole per emergenza COVID-19 € 584.000.
A valere su trasferimenti specifici di Enti terzi:
- progetto OPEN, incentivi alle imprese per emergenza COVID-19 € 6.000.000
- servizi di sanificazione, € 216.000,00
- POC Metro per interventi COVID-19 € 1.300.000
- interventi scuole per emergenza da COVID-19 € 1.200.000
- Fondo solidarietà alimentare Statale e Regionale, € 4.166.000
- trasferimenti ai centri estivi per emergenza da COVID-19 € 693.000.