MARIO CONTINO – Nel Castello di Ascoli Satriano (Foggia), magnifico maniero risalente al XII° e poi trasformato in palazzo ducale dai Duchi Marulli, da qualche tempo a questa parte si sospetta vi sia la presenza dello spettro di un bambino.
La leggenda metropolitana ha origini piuttosto recenti, ed esattamente si è originata a seguito della diffusione di un particolare filmato che, girato al tramonto del sole, mostrerebbe una strana figura che parrebbe sporgersi da una delle finestre dell’edificio.
Questa figura sembrerebbe avere una forma antropomorfa, ed in particolare sarebbe stata associata al fantasma di un bambino vestito di rosso.
La notizia ha suscitato, com’è normale che sia, molto clamore, ed il primo cittadino in persona (Vincenzo Sarcone) avrebbe protestato affinché tali “dicerie” non venissero strumentalizzate a tal punto da offuscare l’importanza storico-architettonica del sito.
Peraltro, stando a diverse dichiarazioni, sembrerebbe che alcuni operai impegnati in operazioni di restauro all’interno dell’edificio abbiano avvertito, in diverse occasioni, strane presenze aggirarsi nei vari ambienti da loro frequentati.
Da studioso ho avuto modo di visionare il video in questione, che è possibile reperire facilmente on-line, e devo ammettere che potrebbe essere facilmente associato ad un fenomeno di origine paranormale, se non fosse che la scarsissima qualità delle immagini, i giochi di luci e di ombre, ed il fatto che lo spettro del bambino apparirebbe rosso proprio nel momento in cui tutto si tinge di quella tonalità per via del tramonto, lascia spazio a facili pareidolie (pareidolia è il fenomeno per il quale la nostra mente identifica forme astratte associandole ad immagini note. Esempio di tale fenomeno è il voler trovare forme note nelle nuvole, come animali, volti ecc.).
Da ricercatore e studioso pignolo quale sono, non mi sento di escludere nulla a priori, e ritengo sia indispensabile, al fine di chiarire meglio la questione, effettuare uno studio in loco, mettendomi io stesso a disposizione delle autorità locali che hanno giurisdizione sul palazzo in questione, anche se sembrerebbe siano già stati interpellati alcuni ricercatori napoletani impegnati in simili ricerche.
Vorrei però ricordare che quando si parla di spettri, si entra spesso in due branche della ricerca: quella folkloristica e quella parascientifica.
Entrambe possono e devono essere portate avanti con serietà e rispetto: serietà che contraddistingue ogni vero ricercatore e rispetto per i luoghi, per la storia, per la tradizione locale e, se nel caso, anche per l’eventuale “entità” ospite del maniero di turno.
C’è un fantasma nel Palazzo ducale di Ascoli Satriano?
In attesa di ulteriori prove o smentite, non posso che citare una frase del Manzoni: Ai posteri l’ardua sentenza.