MARIO CONTINO - Chi non
ha mai sentito parlare di Polignano a Mare? La
celeberrima cittadina a Sud di Bari, nota meta turistica d’eccellenza, cela una
leggenda che merita maggiore attenzione nel panorama folkloristico pugliese.
Mi
riferisco alla leggenda dello “Scoglio dell’Eremita”, noto anche con il nome di
Isolotto di San Paolo, una parete rocciosa alta circa 30 mt.
Secondo
il mito - per alcuni si tratterebbe di semplice “diceria popolare” - in passato
lo scoglio sarebbe stato abitato da un uomo che aveva deciso di abbandonare la
terra ferma e di stabilirsi sull’isolotto per vivere in solitaria e poter
ammirare meglio il mare.
L’uomo sarebbe stato un missionario di ritorno da un
pellegrinaggio in “Terra Santa”, che fermandosi a Polignano con l’intento di
convertire i presenti al culto, decise di fermarsi sull’isolotto in quanto
sufficientemente vicino alla terra ferma per poter portare avanti la sua causa,
e abbastanza isolato per consentire la preghiera e la contemplazione.
La sopravvivenza dell’uomo fu possibile grazie all’offerta
dei pescatori, che ogni mattino si premuravano di donare dei viveri a quello
che presto fu nominato l’eremita dell’isola.
A distanza di anni, un pescatore trovò il corpo esanime
dell’uomo, che fu seppellito su quello stesso scoglio che era divenuto tutto il
suo mondo.
Chissà se il suo spiritò giace ancora su quell’isola, in
contemplazione e preghiera, e se sia possibile intravederlo in talune
circostanze, come qualcuno ancora sostiene.
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Cultura e Spettacoli