(credits: Angelo Trani) |
Baglioni non rivela ancora il titolo del suo nuovo lavoro discografico(sedicesimo album in studio della sua cinquantennale straordinaria carriera).“Solo alla fine – spiega - ascoltandolo parlare e guardandolo negli occhi, saprò che nome dargli”.
“È un progetto – racconta - al quale ho dedicato tutto me stesso, a partire dalla scrittura, strutturata come non accadeva da tempo, su linee melodiche e processi armonici che la musica popolare, sembra offrire sempre meno. Le sonorità sono tutte vere – nel senso di “acustiche” – basso, batteria, pianoforte, chitarre, archi, fiati, voce e cori – e il ricorso all’elettronica è stato dedicato, esclusivamente, alla cura degli effetti suono e delle atmosfere. Ne sono venuti fuori dodici pezzi suonati dalla prima all’ultima nota, da un gruppo di musicisti straordinari, che fanno quello che ci si aspetta da loro: suonare con tutta la creatività, l’invenzione, l’energia e la passione - in una parola: la musicalità - che hanno dentro”.
Un album – spiega Baglioni - che, in un certo senso, si potrebbe definire “classico”. Non per il genere di musica, naturalmente, ma per il fatto che rappresenta una sorta di ritorno alle origini di quella grande tradizione pop - fiorita tra metà anni Sessanta e metà anni Settanta – nella quale ogni vinile che si pubblicava era come il miracolo di una nascita”.
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Cultura e Spettacoli