FRANCESCO GRECO - C’è chi è rimasto solo avendo perduto la compagna o il compagno della sua vita, chi ha i figli lontani e non possono accudirlo, chi ha subìto un trauma, chi vuole semplicemente passare qualche ora in tutta serenità in compagnia dei coetanei fra balli, giochi e preghiere.
Nella tragedia epocale che stiamo attraversando, che ha sconvolto le nostre vite e abitudini, un centro anziani che, in controtendenza, riapre e accoglie i suoi ospiti vecchi e nuovi è una grande, bellissima notizia. Che apre il cuore alla speranza, al sorriso, al futuro.
La maggior parte, in tutta Italia, sono ancora sbarrati, qualcuno ha riaperto e richiuso (Ferrara), molti hanno pagato un prezzo salato in vite umane (basti ricordare Soleto, nel Leccese, ma soprattutto al Nord nel triangolo Milano-Brescia-Bergamo).
Accade a Galatone, la meravigliosa città dell’erudito Antonio De Ferrariis, detto “il Galateo” e dell’incantevole barocco.
Dove, con tutte le accortezze imposte dai vari protocolli emanati dalle autorità centrali e territoriali da marzo a oggi (mascherine, distanziamento, gel per le mani, continue sanificazioni degli ambienti), il centro diurno integrato socio-educativo per l’Alzheimer “Elisi” (nato quattro anni fa in via Aldo Moro) ha richiamato i suoi assistiti e rimodulato le attività quotidiane.
La mattina il pulmino passa verso le nove a prenderli da casa: sia in città che nei centri limitrofi (Aradeo, Neviano, Nardò, Seclì, ecc.). Fino a mezzogiorno sono impegnati nelle attività quotidiane in comune. Poi c’è chi resta a pranzo e chi invece torna a mangiare in famiglia. Il centro è operativo sino alle ore 17.
Non solo allegria, ma anche terapie: il personale è altamente qualificato in materia di Neurologia, di Fisioterapia, di Psicologia-Psicoterapia.
La passione per il suo lavoro, le spiccate doti umane e di motivazione della dottoressa Maria Grazia Potenza e del prezioso “capitale umano” rappresentato dai suoi collaboratori e collaboratrici, alla fine hanno vinto.
Ma com’è strutturata la giornata degli ospiti al centro “Elisi” al tempo della pandemia che purtroppo non accenna a mollare la presa, anche se l’OMS assicura si va verso un allentamento del morso?
Il rosario della tarda mattinata è rimasto (Maria Grazia legge i “misteri” dal tablet e tutti rispondono in coro), anche il “Mercante in fiera” e i balli con le vecchie canzoni melodiche anni ’60 (ma pure più recenti).
A queste attività diciamo storiche, si aggiungono corsi di cucina e pasticceria, di giardinaggio, di scrittura creativa, di disegno, di pittura, di ballo, ecc. E gli anziani si impegnano e si mostrano particolarmente talentuosi.
Così a Galatone non ci si annoia, anzi, ogni giorno è festa: un compleanno, un onomastico, un anniversario, e sono le occasioni per mangiare i pasticcini, brindare col prosecco, ballare, strappare un sorriso ai nostri nonni.
Anziani fortunati, terza età serena e allegra, in compagnia. Auguriamo loro una lunga vita.