Il telefono e le signorine dello 04


VITTORIO POLITO - Fino agli anni ’90 erano in funzione nelle nostre case i telefoni cosiddetti ‘duplex’, frutto di una tecnologia inventata nel 1928, con lo scopo di rendere accessibile il servizio telefonico a più abbonati, a costi inferiori. Consisteva nella condivisione di una linea telefonica tra due abbonati, alternativamente. Da ciò si evince che si lesinava perfino sul canone, proprio il contrario di oggi. Situazioni di decenni fa che oggi fanno nostalgicamente sorridere i meno giovani e sorprendono i più piccoli, incapaci di immaginare un mondo così complicato, almeno nel campo della telefonia. In sostanza l’utilizzo del telefono era condizionato dal vicino che condivideva la linea e si sperava sempre sulla brevità delle conversazioni.

Tramontato il ‘duplex’, è rimasto il telefono fisso, che aveva tanti difetti, ma anche qualche piccolo pregio di non poco conto. Attendevi una telefonata importante? Allora ti toccava stare a casa. Erano tempi in cui non esisteva la segreteria telefonica e quindi l’impossibilità della registrazione dell’ora e del numero delle chiamate ricevute.


Oltre al problema del ‘duplex’, c’era anche quello delle telefonate interurbane che richiedeva l’intervento di un operatore del gestore telefonico, il cui collegamento poteva avvenire solo tramite il centralino, dove rispondeva solitamente una voce femminile.

Attivata la teleselezione in Italia il 31 ottobre 1970, le chiamate tra prefissi diversi divennero dirette, mandando in pensione le storiche “centraliniste” della SIP (poi Telecom), le famose signorine dello 04. Il nuovo sistema ampliò notevolmente il traffico telefonico, migliorando i contatti e proiettando l’Italia (6° paese al mondo ad adottare la teleselezione), tra le realtà più avanzate tecnologicamente.

A quei tempi (1954) il regista Gianni Franciolini pensò bene di realizzare un film sull’argomento “Le signorile dello 04” (il numero che si componeva per le interurbane), con la partecipazione di Antonella Lualdi, Franca Valeri, Giovanna Ralli, Marisa Merlini, Peppino De Filippo, Aldo Giuffrè e tanti altri.


Il film narrava la vita e le vicende di cinque impiegate dei ‘Telefoni di Stato’, nell’atmosfera della febbrile attività che è propria di una centrale telefonica, le quali dopo il turno, rientravano a casa, dove ognuna viveva un particolare ambiente, diverso da quello di lavoro e, con altre preoccupazioni. C’era la ragazza energica e spigliata e c’era anche quella, che ha imparato a proprie spese quali siano le conseguenze di un attimo di leggerezza apprezzando un cuore generoso e sincero, all’idillio sentimentale fra la telefonista e lo studente. La grigia e dura esistenza di una collega sposata che il marito tradisce, reca una nota di grande tristezza in quell’ambiente, ne quale predominava solitamente la spensieratezza e la gaiezza della gioventù.

Franciolini realizzò il film con garbo e scioltezza, senza metterci niente del suo oltre questo impegno di serio lavoro. Le telefoniste non sono che un pretesto per raccontare tante storielline. Si parte da un ambiente reale che potrebbe prestarsi a un’indagine di ordine umano e sociale, per creare, invece, un tipo di film comico sentimentale che, se si contrappone ai famosi telefoni bianchi, non è detto che in quanto a clima gli sia molto distante.

Il 3 aprile 1973 parte la prima telefonata con telefono cellulare, mentre dieci anni dopo la Motorola annunciava le vendite di ‘Motorola DynaTAC, un ‘mattoncino’ lungo 33 cm. del peso di 800 grammi, portatile sì, ma molto lontano dall’attuale produzione che in pochi grammi racchiudono una tecnologia ed una funzionalità incredibili.


Nel mercato della telefonia mobile non c’è stata, ovviamente, solo Motorola. Fra i nomi più rilevanti va ricordata la Nokia, che segnava il suo ingresso sul mercato alla fine degli anni ’80, e qualche anno più tardi arrivava Snake all’interno del Nokia 6110 insieme ad altri due giochini (meno iconici), mentre nel 2000 arrivava il 3310, seguito qualche anno più tardi dall’annuncio dei primi terminali con schermo a colori, e dei primi smartphone con funzionalità avanzate.

Oggi i telefoni cellulari sono diffusissimi e godono della massima popolarità: si è passati da un telefono a famiglia ad uno o più telefoni personali, per non parlare dei collegamenti che sono possibili oggi con internet, i social e tutta quell’altra tecnologia che permette di collegarsi da lontano alla propria abitazione o al proprio negozio con collegamenti che consentono il controllo e la programmazione di apparecchiature a distanza, invio di messaggi, ecc.

Con la cosiddetta telefonia mobile sono scomparse quasi del tutto le cabine ed i posti telefonici pubblici. Ed è scomparso anche il gettone telefonico, realizzato dalla Stipel, poi SIP, composto da nichel, zinco e rame.