PIERO CHIMENTI - Il Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Siena ha scoperto nei siti paleolitici pugliesi, di Grotta Paglicci a Rignano Garganico (Fg) e Grotta Romanelli a Castro (Le), il cane più antico del mondo che potrebbe essere datato tra 14 e 20 mila anni fa. La scoperta, pubblicata dalla rivista "Scientific Reports", è stata commentata da Francesco Boschin, archeozoologo dell'Università di Siena e coordinatore dello studio: "Questa scoperta è di particolare interesse in quanto i cani più antichi, riconosciuti con certezza dagli studiosi di preistoria, provenivano fino a ora da contesti dell'Europa centrale e occidentale datati a circa 16mila anni fa. I resti pugliesi rappresentano quindi, a oggi, gli individui più antichi scoperti nell'area mediterranea ma potrebbero rappresentare anche le prime testimonianze in assoluto del processo che ha portato alla comparsa del cane, il primo animale domestico".
PIERO CHIMENTI - Il Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Siena ha scoperto nei siti paleolitici pugliesi, di Grotta Paglicci a Rignano Garganico (Fg) e Grotta Romanelli a Castro (Le), il cane più antico del mondo che potrebbe essere datato tra 14 e 20 mila anni fa. La scoperta, pubblicata dalla rivista "Scientific Reports", è stata commentata da Francesco Boschin, archeozoologo dell'Università di Siena e coordinatore dello studio: "Questa scoperta è di particolare interesse in quanto i cani più antichi, riconosciuti con certezza dagli studiosi di preistoria, provenivano fino a ora da contesti dell'Europa centrale e occidentale datati a circa 16mila anni fa. I resti pugliesi rappresentano quindi, a oggi, gli individui più antichi scoperti nell'area mediterranea ma potrebbero rappresentare anche le prime testimonianze in assoluto del processo che ha portato alla comparsa del cane, il primo animale domestico".