Mercato del lavoro, Gabriele Taranto (Ugl Foggia): “Mettere Welfare al centro della agenda di Governo''


FOGGIA - Forte diminuzione delle ore lavorate e dell'occupazione nella media del secondo trimestre 2020 con una flessione del Pil nell’ultimo trimestre pari al 12,8% in termini congiunturali. Crollo anche sul fronte dell'offerta di lavoro. 470 mila sono gli occupati in meno per effetto della diminuzione dei dipendenti a termine e degli autonomi. Disoccupazione giovanile alle stelle. I giovani di 15-34 anni presentano il calo più marcato pari a -2,2 punti percentuale, a fronte di un tasso occupazionale che scende al 57,6% (-1,2 punti). E' quanto rileva l'indagine Istat sul Mercato del Lavoro, misurando l'impatto delle perturbazioni indotte dall’emergenza sanitaria #Covid19.

“Dati drammatici che richiedono interventi immediati e consistenti ed una programmazione economica a livello Nazionale e territoriale che salvaguardi il Paese e metta in sicurezza i lavoratori”. A dichiararlo è il Segretario provinciale dell'Ugl di Foggia, Gabriele Taranto, che spiega come sia “necessario mettere il Welfare al centro della agenda di Governo e rafforzare i meccanismi di protezione sociale, ma con la consapevolezza che il lavoro non si crea con i sussidi a pioggia ma investendo risorse per sbloccare i fondi necessari per far ripartire i cantieri già pronti e favorire così la ripresa economica”.

Nella nota consuntiva divulgata dall'Istituto di statistica nazionale si legge infatti che rispetto al secondo trimestre 2019, il numero di occupati scende di quasi 4 punti percentuale in un anno pari a un calo di poco più di 840 mila unità. In flessione soprattutto i dipendenti a termine (-21,6%) e gli indipendenti (-219 mila, -4,1%) a fronte di un lieve aumento dei dipendenti a tempo indeterminato, al netto del blocco temporaneo dei licenziamenti.

“Le lamentele di qualche anno – puntualizza il sindacalista, per anni voce critica sul territorio riguardo la reale efficacia di uno strumento con ambiziosi obiettivi di politica sociale come il Job's act -, sono le stesse di oggi”.

Per Gabriele Taranto, “i contratti a termine ,il blocco dei licenziamenti serve solo a far prendere tempo al governo che – conclude il Segretario Ugl - dovrebbe piuttosto mettere le aziende in condizione di riprendere le attività produttive a pieno regime e con meno oneri fiscali”.