Snam: pubblicato il report sostenibilità 2019. Marco Alverà: “Importanti progressi”


Snam ha recentemente pubblicato la quattordicesima edizione del suo bilancio di sostenibilità, il documento che illustra gli obiettivi e i risultati dell’azienda negli ambiti ESG, ovvero ambiente, sociale e governance.

Dal documento emerge come nel 2019 Snam sia riuscita in primis a ridurre le emissioni in atmosfera di gas naturale del -12% e di ossidi di azoto del -20%. Sono state inoltre ridotte del 10% le emissioni di anidride carbonica equivalente diretta. Sempre nel 2019 sono cresciuti i monitoraggi ambientali (+68%) ed è stato avviato il progetto Snam Plasticless, che ha eliminato tutta la plastica monouso utilizzata in azienda e negli imballaggi.

Sono state rafforzate le iniziative sociali che hanno fatto registrare 6.000 ore di volontariato con 70 enti del terzo settore. Restano bassi i valori degli indicatori infortunistici, scesi a 0,41, mentre cresce l’attenzione alla formazione (114mila ore contro le 108mila del 2018) e l’impegno per la parità di genere e l’inclusione.

A livello di governance, inoltre, sono cresciute del 20% le verifiche reputazionali su fornitori e subappaltatori e, per la prima volta in una società quotata italiana, è stato istituito un comitato consiliare ESG. Sempre più importanza viene data all’equilibrio di genere, alla diversità e all’inclusione che sono state incluse nella policy aziendale. Grazie ad un team interfunzionale Snam vuole promuovere una cultura inclusiva nell’ambiente di lavoro, ed i primi risultati non hanno tardato ad arrivare: l’azienda italiana è stata ammessa nel Gender Equality Index globale di Bloomberg ed è risultata al 110° posto al mondo e 2a in Italia nella classifica Forbes delle migliori aziende nelle quali lavorare.

Il CEO di Snam, Marco Alverà, ha commentato così risultati:

“Il 2019 è stato un anno importantissimo su tutti gli ambiti ESG. In tema ambientale, abbiamo compiuto importanti progressi verso gli obiettivi di riduzione del 40% delle emissioni di gas naturale e di CO2 equivalente, diretta e indiretta, nel nostro core business, previsti rispettivamente per il 2025 e il 2030. Sul versante sociale abbiamo ridotto ulteriormente la frequenza degli infortuni sul lavoro e collaborato, anche attraverso Fondazione Snam, con 70 enti del terzo settore, creando sinergie che stiamo rafforzando in questi mesi per dare un contributo alla lotta all’emergenza Covid e alla ripartenza del Paese”.