VINCENZO NICOLA CASULLI - “Omnia quae nunc vetustissima creduntur, nova fuere”. Tale affermazione, di Tacito (Ann. 11-24), opportunamente introduce l’interessantissimo volumetto “Titoli. Il confine fra Bitonto e Bari”, di cui sono autori i professori Salvatore Bagnato (già docente di Sistemi e metodi per l’automazione ed Elettronica digitale) e Vincenzo Paolo Bagnato, docente di Progettazione Esecutiva dell’Architettura presso il Politecnico di Bari.
Nell’agile pubblicazione (edizioni La Matrice, Bari, 2012), realizzata con il patrocinio del Comune di Bitonto e del Rotary Club Bitonto ”Terre dell’Olio”, gli autori illustrano, nell’introduzione, avvalendosi, altresì, di un sintetico albero genealogico familiare, le motivazioni affettive per cui hanno redatto questo testo, dedicato alla memoria di madre, nonna, bisnonni, e zii bitontini.
Segue la “Presentazione”, nella quale Giuseppe Dibenedetto, già direttore dell’Archivio di Stato di Bari, scrive: “In questi anni, caratterizzati da un senso di precarietà, si avverte l’ansia di ritrovare, come nuova aspettativa, un rifugio nel passato e di costruire il futuro con i tasselli della memoria, come intende proporre alla nostra attenzione lo studio di Salvatore e Vincenzo Paolo Bagnato, ‘Titoli. Il confine fra Bitonto e Bari’, che partendo da materiale documentario stendono la loro attenzione a tutto il paesaggio circostante”.
Delineati i concetti di “paesaggio”, “monumento”, “territorio”, Dibenedetto conclude: “Il compito della presente pubblicazione di Salvatore e Vincenzo Paolo Bagnato è anche quello di sensibilizzare l’opinione pubblica a rispettare la natura e l’ambiente”. (1. Continua)