BARI - La Fiera del Levante è un porto sicuro. La sfida di una Campionaria organizzata nella sua complessa modalità, tra spazi espositivi, grandi eventi e congressi, è stata ampiamente superata.
Una edizione, quella del 2020, che resterà unica e che sarà considerata nella storia come un atto di resistenza che ha espresso il desiderio di Nuova Fiera del Levante di supportare le imprese e gli sforzi dei lavoratori, in un momento in cui se ne sente forte il bisogno.
“E’ stata una edizione che ha segnato un passo per il Mezzogiorno che vuole ripartire – ci ha detto il Presidente di Nuova Fiera del Levante Alessandro Ambrosi - . Consapevoli della nostra responsabilità, non abbiamo lasciato nulla al caso. I grandi spazi ci hanno consentito di evitare assembramenti, ed abbiamo anche radicalmente modificato il layout espositivo con corridoi ampi ed il giusto distanziamento tra gli espositori. Abbiamo garantito ai visitatori tutte le possibili misure sanitarie di sicurezza con modalità di registrazione agli ingressi di visitatori ed addetti ai lavori, rilevamento della temperatura e sanificazione continua. Il tutto in nove giorni di attività piena”.
All’84^ edizione della Campionaria generale hanno partecipato 200 aziende che hanno rappresentato i settori di: arredamento, arredo per esterni, automotive, edilizia abitativa, articoli per la casa, articoli da regalo, telefonia, agroalimentare, aziende vinicole, telefonia e servizi, volontariato, benessere e relax, bellezza, internazionalizzazione delle imprese, artigianato estero, enti e istituzioni. I visitatori sono stati circa 80.000.
“Non possiamo fare paragoni con quanto accaduto lo scorso anno – ha concluso Ambrosi - ma guardare al domani con coraggio, e non fermarci all’oggi. Le fiere fisiche sono fondamentali per alcuni comparti, per la natura stessa di alcuni prodotti che prendono vita nel momento in cui sono presentati dal vivo.
Cooperazione, creatività, innovazione e sostenibilità digitale saranno indispensabili per aiutare la Campionaria e la Fiera del Levante a crescere. Ed è da questi elementi che vogliamo ripartire”.
Info: press@fieradellevante.it
Una edizione, quella del 2020, che resterà unica e che sarà considerata nella storia come un atto di resistenza che ha espresso il desiderio di Nuova Fiera del Levante di supportare le imprese e gli sforzi dei lavoratori, in un momento in cui se ne sente forte il bisogno.
“E’ stata una edizione che ha segnato un passo per il Mezzogiorno che vuole ripartire – ci ha detto il Presidente di Nuova Fiera del Levante Alessandro Ambrosi - . Consapevoli della nostra responsabilità, non abbiamo lasciato nulla al caso. I grandi spazi ci hanno consentito di evitare assembramenti, ed abbiamo anche radicalmente modificato il layout espositivo con corridoi ampi ed il giusto distanziamento tra gli espositori. Abbiamo garantito ai visitatori tutte le possibili misure sanitarie di sicurezza con modalità di registrazione agli ingressi di visitatori ed addetti ai lavori, rilevamento della temperatura e sanificazione continua. Il tutto in nove giorni di attività piena”.
All’84^ edizione della Campionaria generale hanno partecipato 200 aziende che hanno rappresentato i settori di: arredamento, arredo per esterni, automotive, edilizia abitativa, articoli per la casa, articoli da regalo, telefonia, agroalimentare, aziende vinicole, telefonia e servizi, volontariato, benessere e relax, bellezza, internazionalizzazione delle imprese, artigianato estero, enti e istituzioni. I visitatori sono stati circa 80.000.
“Non possiamo fare paragoni con quanto accaduto lo scorso anno – ha concluso Ambrosi - ma guardare al domani con coraggio, e non fermarci all’oggi. Le fiere fisiche sono fondamentali per alcuni comparti, per la natura stessa di alcuni prodotti che prendono vita nel momento in cui sono presentati dal vivo.
Cooperazione, creatività, innovazione e sostenibilità digitale saranno indispensabili per aiutare la Campionaria e la Fiera del Levante a crescere. Ed è da questi elementi che vogliamo ripartire”.
Info: press@fieradellevante.it