BARI - Questa mattina il sindaco Antonio Decaro ha consegnato al prof. Francesco Paolo Selvaggi, decano degli urologi baresi, nel giorno del suo 80° compleanno, il sigillo della Città di Bari nel corso di una breve cerimonia, alla quale è intervenuto anche il presidente della commissione consiliare Cultura Giuseppe Cascella.
Di seguito il testo della pergamena di accompagnamento al sigillo:
“La storia professionale e accademica di Francesco Paolo Selvaggi coincide con la storia stessa dell'urologia pugliese che, anche grazie alla sua tenacia e alla sua passione, si è trasformata da semplice branca della chirurgia generale in una delle scuole di eccellenza del nostro Paese.
Nel 1964 si laurea brillantemente in Medicina e Chirurgia e, quando il prof. Giuseppe Marinaccio (per tutti il Maestro), comincia a interessarsi dei trapianti, per il giovanissimo Francesco Paolo Selvaggi si apre un’esperienza che sarà parte rilevante, significativa e caratterizzante di tutto il suo percorso clinico.
Da quel momento in poi i traguardi da lui raggiunti, sia personalmente sia come scuola barese, diventano costante motivo di orgoglio tanto per il nostro Ateneo quanto per l’intera comunità barese.
La sua esperienza internazionale, la sua grande curiosità, la sua passione e la cura nella relazione con i pazienti, la sua instancabile volontà di trasmettere, attraverso l'insegnamento, conoscenze e competenze agli studenti di medicina dell’Ateneo barese ne hanno fatto, nel tempo, una figura di riferimento e un'autorità indiscussa nel campo dell'urologia.
Il sigillo della Città di Bari è perciò il riconoscimento dell'orgoglio e della gratitudine di un'intera comunità per i meriti professionali del prof. Selvaggi e per l'esemplarità di una vita vissuta sempre al servizio della scienza e dei malati”.
Di seguito il testo della pergamena di accompagnamento al sigillo:
“La storia professionale e accademica di Francesco Paolo Selvaggi coincide con la storia stessa dell'urologia pugliese che, anche grazie alla sua tenacia e alla sua passione, si è trasformata da semplice branca della chirurgia generale in una delle scuole di eccellenza del nostro Paese.
Nel 1964 si laurea brillantemente in Medicina e Chirurgia e, quando il prof. Giuseppe Marinaccio (per tutti il Maestro), comincia a interessarsi dei trapianti, per il giovanissimo Francesco Paolo Selvaggi si apre un’esperienza che sarà parte rilevante, significativa e caratterizzante di tutto il suo percorso clinico.
Da quel momento in poi i traguardi da lui raggiunti, sia personalmente sia come scuola barese, diventano costante motivo di orgoglio tanto per il nostro Ateneo quanto per l’intera comunità barese.
La sua esperienza internazionale, la sua grande curiosità, la sua passione e la cura nella relazione con i pazienti, la sua instancabile volontà di trasmettere, attraverso l'insegnamento, conoscenze e competenze agli studenti di medicina dell’Ateneo barese ne hanno fatto, nel tempo, una figura di riferimento e un'autorità indiscussa nel campo dell'urologia.
Il sigillo della Città di Bari è perciò il riconoscimento dell'orgoglio e della gratitudine di un'intera comunità per i meriti professionali del prof. Selvaggi e per l'esemplarità di una vita vissuta sempre al servizio della scienza e dei malati”.