BARI - È pronta per essere approvata la proroga al 31 dicembre 2020 degli indirizzi per l’occupazione di suolo pubblico stabiliti con due delibere di giunta dello scorso mese di maggio (n. 242 del 11-05-2020 e n. 265 del 22-05-2020) senza necessità di formalizzare le relative istanze, così come previsto dal regime semplificato introdotto con lo stato di emergenza dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio del 2020.
Per agevolare la ripresa di tutte le attività fortemente penalizzate dal lockdown e per favorire la possibilità di vivere prevalentemente spazi all’aperto, come noto, il Comune di Bari aveva infatti predisposto una procedura autorizzatoria semplificata che prevede per i gestori di locali la possibilità di richiedere al Municipio di appartenenza di occupare con arredi “leggeri” - sedie, tavolini e ombrelloni - lo spazio pubblico antistante il proprio locale e, dove non sia possibile, di oltrepassare la carreggiata ma solo nel caso in cui il locale sia situato in una zona a traffico limitato o la carreggiata classificata come «Strada urbana di quartiere» o «Strada locale».
Si ricorda che la domanda di occupazione di suolo pubblico può essere effettuata sia per occupazioni già esistenti (fino ad un massimo del 50% in più), sia per nuove occupazioni, calcolando una spazio utile fino al 150% in più rispetto alla superficie interna del locale richiedente.
Le domande vanno inviate al Municipio di riferimento, senza il pagamento dell’imposta da bollo, corredate della planimetria che attesti il progetto di occupazione e di un modello di autocertificazione, a firma del responsabile della richiesta che definisce analiticamente le caratteristiche dell’occupazione. I Municipi, potranno quindi autorizzare la pratica, senza ulteriori pareri, con la possibilità per la Polizia locale di effettuare successivamente controlli a campione sul territorio per verificare la corrispondenza tra lo stato dei luoghi occupati e quanto dichiarato nella domanda con autocertificazione.
Tutte le occupazioni (allargamento e nuove postazioni) saranno esenti dal pagamento della Tosap fino al 31 dicembre 2020.
“Abbiamo ritenuto indispensabile intervenire per prorogare le procedure semplificate sulle occupazioni di suolo pubblico per bar e ristoranti proprio per favorire il lavoro di centinaia di imprenditori e di addetti alla ristorazione della nostra città - spiega l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone -. Fortunatamente a Bari possiamo ancora godere di giornate dal clima mite, quindi sono tante le persone che possono trascorrere qualche ora del proprio tempo libero, sempre nel rispetto delle regole sul distanziamento e sulle condizioni previste dalle norme del Governo nazionale, seduti all’esterno di ristoranti o bar, consumando un pasto o qualsiasi altro prodotto. Questa proroga significa permettere loro di continuare a lavorare negli spazi aperti senza dover pagare l’occupazione di suolo pubblico fino alla fine di quest’anno. Di contro, chiediamo ancora una volta a tutti gli operatori economici e a tutti i cittadini la massima attenzione al rispetto delle regole perché se riusciamo ad evitare il più possibile situazioni che possano favorire la diffusione del contagio, potremo anche a scongiurare nuove restrizioni sulle aperture che rischierebbero di vanificare tutti gli sforzi fatti fino ad ora, sia da parte delle attività economiche sia da parte dell’amministrazione comunale”.
Per agevolare la ripresa di tutte le attività fortemente penalizzate dal lockdown e per favorire la possibilità di vivere prevalentemente spazi all’aperto, come noto, il Comune di Bari aveva infatti predisposto una procedura autorizzatoria semplificata che prevede per i gestori di locali la possibilità di richiedere al Municipio di appartenenza di occupare con arredi “leggeri” - sedie, tavolini e ombrelloni - lo spazio pubblico antistante il proprio locale e, dove non sia possibile, di oltrepassare la carreggiata ma solo nel caso in cui il locale sia situato in una zona a traffico limitato o la carreggiata classificata come «Strada urbana di quartiere» o «Strada locale».
Si ricorda che la domanda di occupazione di suolo pubblico può essere effettuata sia per occupazioni già esistenti (fino ad un massimo del 50% in più), sia per nuove occupazioni, calcolando una spazio utile fino al 150% in più rispetto alla superficie interna del locale richiedente.
Le domande vanno inviate al Municipio di riferimento, senza il pagamento dell’imposta da bollo, corredate della planimetria che attesti il progetto di occupazione e di un modello di autocertificazione, a firma del responsabile della richiesta che definisce analiticamente le caratteristiche dell’occupazione. I Municipi, potranno quindi autorizzare la pratica, senza ulteriori pareri, con la possibilità per la Polizia locale di effettuare successivamente controlli a campione sul territorio per verificare la corrispondenza tra lo stato dei luoghi occupati e quanto dichiarato nella domanda con autocertificazione.
Tutte le occupazioni (allargamento e nuove postazioni) saranno esenti dal pagamento della Tosap fino al 31 dicembre 2020.
“Abbiamo ritenuto indispensabile intervenire per prorogare le procedure semplificate sulle occupazioni di suolo pubblico per bar e ristoranti proprio per favorire il lavoro di centinaia di imprenditori e di addetti alla ristorazione della nostra città - spiega l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone -. Fortunatamente a Bari possiamo ancora godere di giornate dal clima mite, quindi sono tante le persone che possono trascorrere qualche ora del proprio tempo libero, sempre nel rispetto delle regole sul distanziamento e sulle condizioni previste dalle norme del Governo nazionale, seduti all’esterno di ristoranti o bar, consumando un pasto o qualsiasi altro prodotto. Questa proroga significa permettere loro di continuare a lavorare negli spazi aperti senza dover pagare l’occupazione di suolo pubblico fino alla fine di quest’anno. Di contro, chiediamo ancora una volta a tutti gli operatori economici e a tutti i cittadini la massima attenzione al rispetto delle regole perché se riusciamo ad evitare il più possibile situazioni che possano favorire la diffusione del contagio, potremo anche a scongiurare nuove restrizioni sulle aperture che rischierebbero di vanificare tutti gli sforzi fatti fino ad ora, sia da parte delle attività economiche sia da parte dell’amministrazione comunale”.