(credits: Ssc Bari Fb) |
BARI - Dopo la cocente delusione dello scorso anno, per il Bari, come sottolineano gli esperti di Rabona, questo può essere l’anno giusto per ritornare nel calcio che conta. I galletti, dopo tre giornate di campionato, guidano la classifica a quota 7 punti, con due vittorie ed un pareggio. Merito di un mercato attento da parte della società guidata da Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli.
Mercato che sul gong ha visto gli arrivi di Adriano Montalto, classe 1988 arrivato dalla Cremonese, e Nicola Citro (27 maggio ’89, Salerno) dal Frosinone. Con loro la società biancorossa ha chiuso un contratto biennale fino al giugno 2022.
La carriera di Citro comincia nelle fila della Nuova Sanseverinese; Ebolitana, Valle Grecanica, Città di Messina e Marcianise le successive tappe che lo porteranno, nell’estate del 2014 a vestire la maglia del Trapani in Serie B che contribuirà a portare con i suoi gol (14 reti in 40 partite) alla finale playoff ’15-’16 per la Serie A persa contro il Pescara. Nel ’17 passa al Frosinone e con i frusinati conquista la Massima Serie (34 presenze e 4 gol); veste per una stagione la maglia del Venezia prima di tornare in Ciociaria nello scorso campionato.
Montalto, invece, cresciuto nelle giovanili del Messina, fa il suo esordio tra i pro con la maglia della Scafatese a 19 anni. Dopo una stagione nel Lecco, a gennaio del del 2010 arriva la chiamata della Salernitana in Serie B. Nell'2011 veste la maglia del Siracusa per sei mesi in Prima Divisione prima di passare all’Ascoli in B; dopo le parentesi di Como e Latina torna nelle Marche in prestito, quindi Grosseto. A Martina Franca, in una stagione e mezza, totalizza 39 presenze e mette a segno 14 reti guadagnandosi, nel 2015, la chiamata del Trapani in B, con cui sfiora la Serie A (34 presenze e 4 gol), sconfitto nella finale playoff contro il Pescara.
Gioca un campionato con la maglia della Juve Stabia prima della chiamata della Ternana, nel ’17-’18, con cui si rende protagonista di una stagione pazzesca terminata con 34 presenze e ben 20 reti, di cui ben 4 segnate alla Pro Vercelli il 21 dicembre. Nelle ultime due stagioni, 30 presenze e 5 gol con le maglie di Cremonese e Venezia in Cadetteria.
Una corazzata per mister Auteri
Quella messa a disposizione di mister Auteri è una vera e propria corazzata che ha il compito di puntare all’accesso diretto in Serie B. Perdere la finale che consentiva l’accesso alla categoria superiore, con tutte le conseguenze del caso soprattutto sul morale, inevitabilmente si porta dietro degli strascichi. Il segreto è sfruttare questa voglia di ripartenza per trasformarla in un’iniezione di energia vitale. Entusiasmare le piazze, in fondo, è proprio il fine ultimo di quello che viene spesso definito ‘il gioco più bello del mondo’.
I pugliesi hanno agito bene in sede di mercato, rafforzando il centrocampo con l’innesto di De Risio dal Catanzaro, la difesa con Minelli, D’Orazio, Andreoni e Mallas e l’attacco con Candellone del Napoli, oltre ai due già citati.
In Puglia la fiducia è riposta tutta nell’allenatore Gaetano Auteri il cui obiettivo è quello di vincere divertendo. Auteri è un cultore del 3-4-3, uno schieramento raramente utilizzato nel calcio nostrano, ma che sta facendo da anni le fortune dell'Atalanta di Gasperini e questa stagione anche del Verona di Juric. Le sue squadre sanno sempre cosa fare, sono ben organizzate e tendono a controllare il gioco attraverso un fluido possesso palla. Il Bari, costruito la scorsa estate per il 4-3-3 di Cornacchini, avrebbe parecchie pedine pronte per il suo scacchiere e questo gioca a suo favore nella corsa alla panchina biancorossa.
A centrocampo Maita conosce a menadito il gioco del tecnico che ha guidato per due anni il Catanzaro e potrebbe così essere il nuovo metronomo, mentre al suo fianco un incursore come Hamlili potrebbe definitivamente esplodere. Anche Folorunsho potrebbe sorridere: l'oggetto misterioso dello scorso campionato è molto apprezzato da Auteri, che non ha mai nascosto il suo gradimento verso il giocatore. La difesa a tre potenzialmente permetterebbe la contemporanea titolarità al trio Di Cesare-Sabbione-Perrotta, al netto di qualche rinforzo necessario visto il suo calcio rapido e di qualità. Antenucci è indiscutibile in attacco ma ci sono tanti altri calciatori in rosa che possono affiancare l’ex bomber del Catania che è pronto a trascinare la squadra verso un traguardo tanto atteso come la Serie B.